Nudi davanti alla Reggia di Caserta,
la doccia choc di due clochard

Nudi davanti alla Reggia di Caserta, la doccia choc di due clochard
di Franco Tontoli
Venerdì 26 Agosto 2022, 07:28 - Ultimo agg. 27 Agosto, 09:01
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Le 8.45 circa di ieri mattina, il sole già alto, due individui da poco svegli, stiracchiata di braccia che è un classico, via gli abiti che hanno fatto anche da pigiama, completamente nudi, un piede per saggiare l'acqua e via sotto la doccia. Che non è l'impianto igienico al chiuso di un bagno, è la fontanina sul marciapiede di piazza Gramsci a un paio di metri dall'Infopoint turistico, a dieci dalla Reggia. Uno dopo l'altro i due individui uno ha accento slavo, il secondo italiano proseguono per circa trenta minuti nelle proprie abluzioni, shampoo, la faccia, il torace, il rubinetto basso costringe a piegamenti, poi l'addome, poi più giù, verso e retro in piena aria, nessun pudore, inespressivi come sono non si può parlare nemmeno di sfrontatezza. Allibiti i primi turisti in transito, famiglie con bambini, sgomento degli addetti all'ufficio informazioni, la meraviglia dei camerieri dei bar che sono a un passo all'angolo di via Gasparri che cominciano a filmare la scena per la quale si dovrebbero impiegare una sfilza di aggettivi che risparmiamo.

Viene informato un vigile urbano, gli si mostra un filmato, telefonata a un capitano al comando della polizia municipale, una pattuglia automontata dopo una trentina di minuti, ancora un po' e si materializzano le figure di due assistenti sociali, parlottìo con i reprobi, uno, lo straniero, dopo la presumibile identificazione, si allontana verso la stazione ferroviaria, il secondo resta sul posto per un risciacquo e lento rivestimento, un occhio alla chitarra appoggiata con gli abiti alla vicina panchina-spogliatoio. 

«Questa volta è stato raggiunto il top - racconta Antonio Raiano, funzionario dell'Agenzia regionale turismo in servizio all'Infopoint - il degrado cui siamo arrivati sarà impossibile superare.

Questo disinvolto, diciamo, comportamento era stato già segnalato, ieri il sollecito intervento della polizia municipale che si spera possa portare all'allontanamento dei due vagabondi. Da tempo stazionano in piazza Gramsci, nei giorni scorsi avevamo in servizio giovani hostess del servizio civile costrette a chiudere le porte del chiosco che ci fa da ufficio, in una paio di occasioni toni aggressivi da parte dello straniero nelle sue incomprensibili richieste. Questo, ieri mattina, prima di allontanarsi ci ha chiesto di usare l'allacciamento per internet per il suo smartphon, comportamento da cliente di albergo».

Il B&B dei due clochard è costituito da parecchi giorni dalla rientranza della parete della Caserma Pollio fronte marciapiede, per gli ospiti il fastidio dell'attraversamento della strada per raggiungere la fontanina per la doccia, quello notturno della movida che nella zona imperversa manco lo avvertono perché la chitarra cui si accompagna l'italiano della coppia lo dichiara vi contribuiscono, alimentato dai liquidi delle bottiglie vuote lasciate nella camera. Era il 2017 una coppia maschio-femmina fece parlare per aver fatto sesso in piazza Gramsci incurante dei passanti. Dei tuffatori alla cascata grande e nelle vasche del parco reale ce n'è una sfilza che non fa più notizia, a scuotere l'assolata cronaca della zona che fa da anticamera al real palazzo hanno pensato i due nudisti.

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Non si può vivere della sola ricorrente cronaca delle risse da movida, del degrado della Santella, dei parcheggi negati in quel primo tratto del corso Trieste, tutto viene a noia ed è arrivata la smossa. Ora ci sarebbe da riprendere la litanìa sulla efficienza dei servizi sociali, dei controlli se ne vengono fatti, dell'indifferenza ai due coniugi che paiono due elfi carichi di borse che girovagano per la città prima di andarsi ad accucciare sotto il ponte di via Renella, dell'altro notissimo personaggio che gira seminudo per la strade del centro, in agosto come in dicembre, inossidabile al freddo. I due della doccia in piena aria non sono da assistenza Caritas. Vanno muniti, con il loro smartphone e chitarra, di foglio di via obbligatorio. 

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