Ospedale Sant'Anna, in otto a giudizio
per abusi nelle delibere di un concorso

Ospedale Sant'Anna, in otto a giudizio per abusi nelle delibere di un concorso
di Biagio Salvati
Martedì 3 Agosto 2021, 09:04 - Ultimo agg. 21:07
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Otto persone, tra dirigenti medici, vertici ed ex vertici dell'Azienda ospedaliera «San'Anna e San Sebastiano» di Caserta (alcuni dei quali avevano ricoperto la carica di componenti nella Commissione disciplinare) dovranno comparire davanti al gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ivana Salvatore per l'udienza del prossimo 7 ottobre per rispondere a vario titolo di concorso in abuso d'ufficio (e falso a carico di uno degli imputati), in relazione a due concorsi banditi dall'Azienda ospedaliera di Caserta «San Sebastiano e Sant'Anna».

I bandi avevano ad oggetto l'assegnazione del medesimo incarico pubblicato nel giro di pochi giorni, così come denunciato da uno dei medici partecipanti, ovvero il dottor Federico Nardi già responsabile facente funzione del reparto di chirurgia vascolare ed oggi medico in una struttura privata parte offesa del procedimento assistito dall'avvocato Gianluca Giordano.

I fatti risalgono al periodo fine 2018 inizio 2019, ma a febbraio scorso era già stata eseguita la chiusura delle indagini a firma del sostituto procuratore Chiara Esposito della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Sotto accusa l'ex direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante già direttore generale dell'Aorn ed attualmente manager del San Pio di Benevento (unico accusato anche di falso oltre che di abuso); Antonietta Siciliano e Gaetano Gubitosa, rispettivamente già Direttore sanitario e attuale Direttore amministrativo dell'Aorn di Caserta; i dirigenti Luigia Infante, Edoardo Chianese, Virgilio Patitucci e Tommaso Sgueglia e del medico beneficiario del concorso Antonio Guarino.

Al centro dell'inchiesta c'è il bando per il conferimento dell'incarico quinquennale di direttore dell'unità operativa complessa chirurgia vascolare che, secondo il medico denunciante, Nardi, sarebbe stato assegnato ad un altro medico (il dottor Antonio Guarino) sulla base di una procedura ritenuta dubbia ed illegittima. Nella denuncia di Nardi si parlava di «iter amministrativo seguito dalla Direzione ospedaliera diverso dagli altri bandi che hanno assegnato il medesimo ruolo in altri reparti». Tutto ha inizio nel febbraio del 2018 con una prima delibera per un incarico a tempo determinato che viene superato da una successiva selezione per un incarico provvisorio, art.18. Il dottor Nardi chiede dunque di annullare la graduatoria e l'incarico conferito, evidenziando anche una anomalia fra i componenti esperti della commissione giudicatrice.

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Per ogni bando, i componenti delle commissioni scelti erano stati il dirigente sanitario dell'Aorn di Caserta e due primari specialisti della materia riguardante l'unità operativa da coprire, provenienti da altre aziende ospedaliere. Invece, solo per la chirurgia vascolare non sono stati nominati specialisti della materia in commissione. Un giallo che diventa sempre più chiaro. Emblematico il caso di una sospensione di un procedimento disciplinare a carico di Nardi perché aveva presentato una querela contro l'Ospedale e poi, secondo il denunciante, avviavano un nuovo procedimento disciplinare contro il medico in assenza di un supporto valido o di rilievo disciplinare. Gli imputati sono pronti a difendersi assistiti dagli avvocati Mario Mangazzo, Giuseppe Stellato, Vittorio Giaquinto, Dezio Ferraro, Domenico Chianese ed altri.

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