L'outlet e la rabbia nel negozio,
la verità della cliente: «Io beffata»

Outlet e la rabbia nel negozio, la verità della cliente: «Io beffata»
Outlet e la rabbia nel negozio, la verità della cliente: «Io beffata»
di Claudio Lombardi
Giovedì 25 Gennaio 2018, 06:32
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Capodrise. È diventata, suo malgrado, una «star» del web. Complici il dialetto, la platealità dei gesti, la mimica farsesca e qualcuno che, a sua insaputa, ha ripreso la scena e l’ha postata sui social, la sua rabbia da cliente beffata è diventata virale in poche ore, totalizzando milioni di visualizzazioni. È parsa così paradossale la vicenda che in tanti hanno persino dubitato che la «Signora Pelliccetta» esistesse davvero e che fosse solo un’attrice di una candid camera. Lei, però, Rosanna Magliulo, 38 anni, casalinga di Capodrise, non ci sta a vestire i panni del fenomeno da baraccone ed è pronta a difendersi in tutte le sede. Rosanna, così come ha denunciato alla guardia di finanza di Marcianise, il 28 dicembre si è recata all’outlet «La Reggia» e ha acquistato, per 75 euro, un abito nero da cerimonia in saldi in un negozio della catena «Silvian Heach».
 

«A gennaio – racconta – ho usato quel vestito a un matrimonio a Rimini e, dopo poche ore, ho notato che il capo si era scucito e aveva scolorito la pelliccetta bianca che indossavo per ripararmi dal freddo. Appena rientrata a Caserta, sono ritornata al negozio e ho chiesto di poter parlare con un responsabile. Le commesse, però, non solo non me ne hanno dato la possibilità, ma hanno chiamato gli uomini della sicurezza. A quel punto, mi sono alterata, perché ho visto calpestato un mio diritto. Tra l’altro – rivela – quando l’ho comprato, mi avevano rassicurata sulla qualità del vestito e sul fatto che fosse Made in Italy». Ora, Magliulo si è rivolta a due legali, gli avvocati Gaetano Argenziano e Giuseppina Caporaso, che tuteleranno i suoi interessi e l’onorabilità violata da qualche filmino rubato. «Produciamo – replica Mena Marano, ad di Silvian Heach – 6 milioni di capi al mondo. L’abito è diffuso su ampia scala e, in casi sporadici, capi simili possono manifestare piccoli problemi. Purtroppo, la signora è arrivata in negozio agitata: abbiamo cercato di calmarla, ma, presa dall’ira, è andata via senza lasciarci i contatti. Confermo, tuttavia, la disponibilità a farci scusare per l’accaduto. E siamo pronti – conclude Marano – a darle il nostro massimo supporto». Intanto, la guardia di finanza ha chiesto a Magliulo la consegna del vestito incriminato. L’indagine tenterà di individuare la persona che ha realizzato il video e che lo ha diffuso. 
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