Una guerra tra poveri? Un atto vandalico? Delinquenza comune? Questi gli interrogativi ai quali stanno cercando di dare una risposta le forze dell'ordine che indagano sul raid notturno al palazzetto dello sport di via Giotto ad Aversa. Con un furgone, i ladri hanno portato via diverse decine di pacchi alimentari che le associazioni cittadine di volontariato stavano gestendo con l'aiuto dell'assessorato politiche sociali guidato dall'assessore Luigi Di Santo. Rubati anche attrezzi sportivi, rotto il rubinetto di una fontana (che si è già provveduto a riparare) e vari dispenser per appropriarsi di pochi spiccioli. Gli agenti della polizia municipale sono intervenuti tempestivamente grazie allarme che è scattato nella sala operativa presso il comando dei pizzardoni aversani, ma i malviventi sono riusciti a fuggire e a far perdere le proprie tracce prima che i vigili giungessero sul posto.
Un danno di non ingente entità, ma indicativo di quanto nemmeno la pandemia è riuscita a fermare le cattive intenzioni che, in questo caso, danneggiano i più bisognosi e mortificano il grande lavoro svolto dai volontari aversani da oramai quasi un anno e mezzo. Ad essere portati via i pacchi alimentari per i poveri che contenevano prodotti di prima necessità quali pasta, farina, olio, pomodori pelati, latte e pannolini per neonati. Rimane il dubbio se siano stati sottratti per bisogno (e non è questa l'ipotesi privilegiata) o per rivenderli sul mercato lucrandoci. «Rubare a chi non ha già nulla - ha dichiarato il consigliere comunale Mariano Scuotri, tra i più attivi nel mondo del sociale e del volontariato - è da vigliacchi.
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi avrebbero avuto facile accesso nei locali adibiti a deposito e, una volta dentro, è stato un gioco da ragazzi caricare l'automezzo con il quale erano giunti nel palazzetto e andare via indisturbati. In questo senso gli investigatori stanno cercando di risalire a qualche traccia che possa portare all'identificazione dei ladri attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi ubicati a ridosso della struttura sportiva presa di mira. Proprio in quella sera non sono mancati i controlli da parte dei militari della compagnia di Aversa coordinati dal capitano Stefano Russo. Controllate 448 persone e 327 veicoli con 15 sanzioni per mancato utilizzo delle prescritte mascherine obbligatorie; 14 le persone sorprese in strada dopo le 22 in violazione del coprifuoco; un esercizio commerciale sanzionato per violazione delle norme che vietano il servizio pasti all'interno.