Pagano accetta l'offerta, Sace incassa 13 milioni: resta un pignoramento

Incassato il 60% della somma richiesta di 37 milioni

Sace incassa 13 milioni
Sace incassa 13 milioni
di Luisa Conte
Domenica 27 Novembre 2022, 09:32 - Ultimo agg. 11:20
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Mario Pagano lo aveva fatto intendere nei giorni scorsi. Quando aveva proceduto a un nuovo pignoramento per crediti non presenti nel dissesto, aveva dichiarato che la Sace stava per raggiungere un accordo transattivo con il Comune di Caserta per vedersi pagate le fatture emesse per i lavori svolti negli anni scorsi.
Adesso c'è l'ufficialità, perché con una delibera pubblicata dall'Organismo di liquidazione viene sancita la tregua armata tra Palazzo Castropignano e l'azienda che si è occupata della raccolta dei rifiuti sul territorio per diversi anni. La società di Servizi per l'Ambiente srl in Liquidazione, in persona del legale rappresentante Rita Russo, ha accettato la proposta transattiva dell'organismo speciale di liquidazione per l'importo complessivo di 22.715.456, pari al 60% della somma ammessa alla massa passiva di 37 milioni e 859mila euro, rinunciando contestualmente a tutte le azioni giudiziarie intraprese.

Parliamo di tregua armata proprio perché nei giorni scorsi Pagano aveva proceduto a pignorare di nuovo l'ex caserma Pollio, dove dovrà essere realizzato un progetto ambizioso che prevede anche un nuovo parcheggio al posto di quello ormai chiuso da diversi mesi.

Era lo scorso 8 giugno quando l'istanza presentata dalla Sace veniva ammessa alla massa passiva per l'importo complessivo di oltre 37 milioni di euro, il 21 ottobre scorso la Sace accettava la proposta transattiva dell'Osl e formulava espressa rinuncia a tutte le azioni giudiziarie intraprese. Pertanto dei 22.715.456,31 euro concordati, il Comune provvederà alla liquidazione di 13.765.611,68 euro, già detratti di quanto dovuto per cessioni di crediti a terzi (7.819.971,77 di euro) e per accantonamenti disposti per pignoramenti presso terzi pervenuti alla data del 30 settembre 2022 (1.129.872,86 di euro).
Si chiude così un capitolo della saga tra Comune e Sace, una battaglia che negli ultimi mesi ha portato a una vera e propria guerra a suon di carte bollate.

La ditta di Mario Pagano rivendicava il pagamento delle spettanze per aver svolto il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio casertano per un lungo periodo.

Un credito finito nel dissesto comunale e che per diversi anni ha visto uno scontro vero e proprio con Pagano costretto a pignorare prima l'ex Caserma Pollio, poi il parcheggio sotterraneo e quindi lo stadio Pinto.

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La rinuncia al blocco del campo sportivo era stato il primo segnale di distensione, Pagano aveva dichiarato di aver rinunciato al pignoramento per un atto d'amore verso i colori rossoblù, ma era evidente che qualcosa si stava muovendo.
Per la Caserma Pollio il vecchio pignoramento era caduto per il mancato accatastamento delle particelle. Adesso, però, dopo l'accordo sui crediti del dissesto, Pagano lo scorso 14 novembre ha notificato un nuovo atto al Comune di Caserta con cui espropria di nuovo l'area dove dovrebbe sorgere un vero e proprio hub per turisti, con ristorante e giardinetti. Un atto che rischia di allungare i tempi per la realizzazione e la riapertura del parcheggio.

Per firmare la pace definitiva tra Comune e imprenditore, quindi bisognerà aspettare ancora un bel po', ma non è escluso che anche in questo caso si possa arrivare a un accordo tra le parti (in questo caso tra il Comune e l'imprenditore visto che si tratta di debiti non inseriti nel dissesto e dunque non di competenza dell'Osl), soprattutto per accelerare la realizzazione del progetto del parcheggio in via Vittorio Veneto, che con il pignoramento in atto rischia di non poter essere realizzato.
L'assessore Emiliano Casale nei giorni scorsi ha ribadito che il parcheggio sarà riaperto a breve, ma senza una rinuncia da parte di Pagano, e quindi un accordo sul pagamento degli altri crediti vantati dalla Sace, le auto in sosta nell'area Pollio potrebbero non esserci almeno a stretto giro.
 

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