Palamaggiò svenduto all'asta, l'appello:
«Questo gioiello resti tempio del basket»

Palamaggiò svenduto all'asta, l'appello: «Questo gioiello resti tempio del basket»
di Candida Berni Canani
Domenica 17 Luglio 2022, 11:48
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nIl pensiero che unisce gli appassionati di basket casertani, quelli di ieri e quelli di oggi, è che il Palamaggiò conservi la sua connotazione, la destinazione per cui quarat'anni fa fu realizzato dal cavaliere Maggiò. Ovvero che resti luogo preposto principalmente ad ospitare la massima rappresentativa cestistica del Capoluogo, oltre ad eventi sportivi di primissimo rilievo, nonché spettacoli e concerti, così come è avvenuto fino alla sua chiusura.
Altro commento che ricorre nella gran parte delle varie «voci» che si rincorrono sui social, dopo l'annuncio dell'unica offerta presentata dalla società Mondo Camerette, è che l'impianto di Castel Morrone non muti la sua denominazione. Sono davvero tanti i tifosi che desiderano che con il nome Palamaggiò si perseveri in quella tradizione cestistica che ha portato in alto - in Italia, in Europa, nel mondo - la città di Caserta e tutta Terra di Lavoro. E non soltanto si legge in più di un post per lo scudetto conquistato dalla Juvecaserta nel 1991.

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«Concordo pienamente con quanto dichiarato da Gianfranco Maggiò che è stato il presidente della Juvecaserta tricolore, ereditata da suo padre Giovanni e cioè: l'ideale è che la proprietà di una simile struttura sia della pubblica amministrazione, mentre la gestione sia portata avanti da chi ha capacità ed idee per realizzare progetti concreti, ma soprattutto che il suo utilizzo resti finalizzato per lo scopo per cui fu costruito». Così Nando Sibillo, presidente del Club «Ornella Maggiò» che peraltro è stato un ex giocatore dello Sporting Club Juvecaserta e in qualità di manager ha una chiara visione imprenditoriale della fuizione di un bene votato alla collettività. «Il binonio pubblico/privato ritengo sia la soluzione più idonea rimarca Nando Sibillo tanto che il sindaco Carlo Marino, prima della sua rielezione a primo cittadino di Caserta preannunciò che sarebbe stata la Regione Campania a farsi carico dell'acquisto del Palamaggiò e anche dei lavori di manutenzione straordinaria, per poi affidare la gestione ad un consorzio pubblico/privato. Il Palamaggiò, comunque deve restare casa dello sport e soprattutto della pallacanestro».

Sibillo sottolinea l'opportunità di unire le forze imprenditoriali e quelle sportive affinché le energie umane ed economiche non si disperdano in mille rivoli e far sì che Caserta torni ad essere protagonista ai vertici del basket.
Sulla stessa lunghezza d'onda Antimo Ronzo, generale dell'Esercito Italiano in pensione, ma soprattutto grande appassionato di pallacanestro «che ho seguito fin dai tempi della palestra Giannone, quando si giocava sul battuto, all'aperto, fino a gioire per le grandi imprese della Juvecaserta che ormai fanno parte della storia del nostro territorio» come ha affermato lo stesso Ronzo. Ma poi la sua voce s'incrina: «non vorrei che questa operazione, che mi auguro possa ridare vita al Palamaggiò, col tempo possa portare ad un diverso uso dell'impianto. Ben vengano altre attività che affianchino e consentano la maggiore fruizione del luogo, ma il Palamaggiò deve conservare la sua precisa identità: quella di ospitare sul suo parquet innanzitutto gli incontri della squadra di basket della città di Caserta», conclude Antimo Ronzo.

Sui social si passa dagli auspici per il recupero del palazzo dello sport a uno scetticismo neppure troppo velato. Arriva da lontano il post di un baskettofilo che, pensando alla Juvecaserta, scrive: «Io vi auguro una rinascita. Un progetto capace di coinvolgere e convogliare energia, di stravolgere la vostra splendida terra che brucia ancora sotto sotto per la pallacanestro». Alcuni plaudono all'operazione portata avanti dal patron di Mondo Camerette, Caruso, sperando che si possano trovare quelle sinergie affinché il Palamaggiò torni ad essere la Reggia del Basket, con una squadra che possa far rivivere emozioni e soddisfazioni. Altri tifosi invocano tempo e pazienza.
 

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