Parcheggio, inutile mozione
di sfiducia di Naim e Apperti

Parcheggio, inutile mozione di sfiducia di Naim e Apperti
di Franco Tontoli
Lunedì 19 Aprile 2021, 09:46
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Il parcheggio interrato di piazza Suppa nella borgata Tuoro, una recinzione per lavori mai avviati da oltre un anno e mezzo, nessun cartello con la descrizione dell'opera, nomi di progettisti e responsabili, finanziamento e costi. Il Mattino nell'edizione del 16 aprile scorso ha portato alla ribalta la questione riferendo dell'appello di un gruppo di giovani volontari, per una raccolta di firme finalizzata alla rinuncia di un'opera costosa quanto inutile che, oltretutto, comporta l'abbattimento di dieci alberi ad alto fusto che recingono la piazza, unico luogo di aggregazione della borgata con l'attiguo parco giochi per bambini.


LA STORIA
Mancò il minimo buonsenso quando alcuni anni fa fu deliberata la realizzazione del parcheggio sotterraneo, 123 posti auto che si giustificavano come asserviti a un minuscolo «centro sportivo» costituito da un campetto di calcio e una palestra parrocchiale. Il finanziamento di oltre 2 milioni di euro ben si sarebbe potuto indirizzare per opere veramente necessarie a Tuoro, il risanamento del Parco Primavera col palatenda del tutto distrutto. Il recente rigurgito delle proteste dei residenti è stato ripreso con una mozione consiliare dei consiglieri comunali del gruppo Speranza per Caserta Francesco Apperti e Norma Naim che hanno chiesto il ritiro del progetto, il documento si apre con una invettiva manzoniana «Fermatevi finchè siete in tempo, prevalga il buon senso» che lascia intravvedere il dito agitato da Fra' Cristoforo. Avrà successo l'iniziativa? Ne dubitiamo ma non per questo vale desistere, troppe le decisioni avventate, avvio di opere pubbliche di assoluta inutilità e lasciate incomplete, esempi in abbondanza, «tutte con l'obiettivo delle amministrazioni ricorda la consigliera Naim di spendere in qualche modo i finanziamenti che piovono sulla città».


I CONTI IN SOSPESO
Con questioni collegate ai parcheggi pubblici di ogni tipo, a raso o sotterranei, la città ha un conto aperto e tutto di segno negativo, caratterizzato da sprechi da sovrabbondanza, da abbandono di opere lasciate deperire nonostante la solidità delle strutture per far posto a progetti di nuovo conio.

Uno scandalo permane ed è quello del parcheggio di piazza IV Novembre che comportò lo sfregio al Monumento ai Caduti al quale fu tagliata la base che esaltava l'arco.


IL PARCHEGGIO CHIUSO
Da circa tre anni è chiuso, per un anno lasciato in balìa di senzatetto e vagabondi e tossicodipendenti, poi la muratura dell'entrata comunque violato da accessi laterali. Utilissimo l'impianto, agevole la tariffa, addirittura sosta gratuita dal pomeriggio alla mezzanotte, due passi appena da corso Trieste. Ma si doveva far posto agli stalli blu assegnati a privata gestione. Un secondo parcheggio interrato all'altro capo della città, quello sotterraneo alla piazza Carlo III, utile anche per i torpedoni turistici, nel recente passato una temporanea chiusura, poi la riapertura con l'utilizzo di un terzo delle capacità, opera colossale la cui funzione da alcuni anni vanificata dall'autorizzazione di qui la crisi dell'impianto del parcheggio in affidamento a gestione privata in superficie sull'area della Caserma Pollio, questa per metà restaurata per ciò che resta della Scuola d'Amministrazione e per l'altra eterno cantiere per l'Archivio di Stato. E che dire del chiacchierato parcheggio di via San Carlo parzialmente utilizzato stante gli stalli blu delle adiacenze? E cosa aggiungere per i parcheggi privati che pullulano in via Roma, via Galilei, via Don Bosco, via Colombo e in piazza Matteotti? Sono la dimostrazione della improvvisazione, della mancanza di un piano di coordinamento, della superficialità e della noncuranza. Caserta ha una disponibilità di parcheggi buoni per una città metropolitana, inutilizzati e abbandonati per progettarne di nuovi.

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