Parcheggio selvaggio, prime multe
nel borgo di Casertavecchia

Parcheggio selvaggio, prime multe nel borgo di Casertavecchia
di Nadia Verdile
Martedì 16 Aprile 2019, 09:07
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Per anni hanno parcheggiato in divieto senza pagarne le conseguenze, ma ieri anche a Casertavecchia sono arrivati i vigili urbani. Una pattuglia, nel primo pomeriggio, ha multato alcuni residenti che, nonostante i segnali di divieto di sosta presenti da dieci giorni nella piazza del Duomo, avevano parcheggiato davanti alla cattedrale. L'invio della pattuglia nel borgo ha avuto conseguenze sul centro cittadino a causa della carenza del personale. Lo spiega il capo dei vigili, Luigi De Simone.
 
«Per mandare la pattuglia a Casertavecchia ho dovuto lasciare sguarnita la città. - dice De Simone - In servizio ci sono 49 vigili e 20 ufficiali. I turni in una giornata sono tre. Secondo la legge regionale dovremmo avere un operatore di Polizia per ogni 600 abitanti, dunque 130. Siamo meno della metà. Per un Comune in dissesto ci sono molti paletti per le assunzioni e l'amministrazione sta cercando soluzioni. È importante dunque che i cittadini facciano prevalere il buon senso». Una decina di anni fa i vigili urbani a Caserta erano più di cento. Salta agli occhi la sproporzione tra il numero di operatori della polizia municipale e quello degli ufficiali, in rapporto di uno a tre. L'appello del comandante dei caschi bianchi al buon senso potrebbe apparire superfluo, ma non lo è visto che nel borgo, da sempre, si ignorano i divieti. Da giorni Casertavecchia è meta di turisti. Decine di autobus portano su al borgo centinaia di visitatori che restano colpiti dalla bellezza delle architetture e dalla bruttezza delle auto in sosta vietata, ovunque. Sull'intervento dei vigili urbani ha così commentato il sindaco Carlo Marino: «Tutelare il nostro patrimonio storico-artistico deve essere una priorità di tutti noi. La sanzione non deve essere un obiettivo ma un'ultima soluzione all'inciviltà diffusa. Potremo migliorare le nostre località turistiche se innanzitutto saremo i primi a rispettarle». I segnali di divieto sono stati rimessi il 7 aprile, il giorno dopo era stato tolto da mani ignote quello all'inizio della strada panoramica proprio dove un parcheggiatore abusivo storico esercita la sua professione». È una lotta a denti serrati quella che quotidianamente si combatte a Casertavecchia. Da un lato c'è chi opera per ottenere la normalità e dall'altro chi si impegna per consegnare ai visitatori pessima immagine del luogo. Il 3 aprile era stato rimesso in funzione, con la sostituzione delle parti elettromeccaniche vandalizzate, anche il dispositivo della Ztl collocato all'ingresso del borgo.

Al mancato rispetto delle regole si aggiunge inciviltà di chi abbandona rifiuti lungo le strade e ai bordi della panoramica. «L'altra mattina spiega il consigliere Domenico Maietta sono stati portati via tanti bustoni neri pieni di medicinali scaduti, detriti da lavorazioni edili, scarpe, capi di abbigliamento ed altro ancora. Lavoriamo per tutelare civiltà e dignità, ma vorremmo almeno, da parte di chi spesso si erge a censore, la condanna pubblica per chi ha non rispetta il bene comune. Non si cresce né si migliora se ognuno non fa la propria parte, vanno messi da parte gli interessi miseri e personali». Intanto, finalmente, si stanno abbattendo gli alberi morti che dall'incendio dell'estate del 2017 incombevano, minacciosi, sulla strada. Dopo il taglio di molti pini sul tratto che conduce dal bivio di Castel Morrone a quello per Puccianiello, ieri si lavorava al tratto che conduce a Casertavecchia. Sarà un impegno lungo perché gli alberi che sono venuti giù, soprattutto dopo le giornate di vento forte e pioggia incessante, sono tanti.
 
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