Chiuso «per camorra», riapre per l'arte il parcheggio di via San Carlo

Chiuso «per camorra», riapre per l'arte il parcheggio di via San Carlo
Lunedì 11 Dicembre 2017, 13:19 - Ultimo agg. 13:45
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Riapre con un'opera d'arte dello street artist Gola Hundun, l'area parcheggio di via San Carlo a Caserta, sequestrato dalla magistratura nell'ambito di un'indagine antimafia e al centro di una vicenda che coinvolge alcuni politici del posto. L'inaugurazione dell'opera si terrà domani alle 11.30: saranno il sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore, il presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gabriella Casella, il giudice che presiede il collegio Misure di Prevenzione dello stesso tribunale Massimo Urbano, il consigliere del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini Paolo Masini e il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori. L'opera è intitolata «Venti e Correnti», di circa 400 metri quadrati, nella quale Hundum ha ritratto immagini di piante cui si è ispirato esplorando la botanica presente nella vicina Reggia.

L'opera si estende sulle strutture del piano interno del garage e quelle che emergono esternamente nella piazza adiacente il Parco delle Amache tra Via San Carlo, Via Galileo Galilei, Corso Trieste e Via Cristoforo Colombo, nel centro della città. L'intervento complessivo è stato realizzato grazie al coordinamento progettuale e scientifico di Nomos Value Research e con la direzione artistica di Inward, Osservatorio sulla Creatività Urbana, e ha avuto come obiettivo la valorizzazione dell'area e la sua apertura alla città di Caserta. Il progetto è stato fortemente voluto dall'amministrazione giudiziaria affidata ai commercialisti Domenico Posca e Pietro Bevilacqua e dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Collegio Misure di Prevenzione presieduto dal giudice Massimo Urbano - che stanno curando l'ultimazione dei lavori nelle more del processo che ha portato al sequestro dell'autorimessa. Con
l'obiettivo di garantire continuità nei lavori, posti di lavoro e far fruire l'immobile da parte della popolazione residente,
l'autorità giudiziaria ha deciso di dare a questo luogo non solo la funzione di autorimessa, ma anche di luogo vivo di socialità e cultura.
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