CASERTA - Come un film già visto, va in onda il «déjà vu» autolesionistico del Partito democratico casertano. Il presidente provinciale del partito, Vincenzo Cappello, convoca l’assemblea per il 10 gennaio con all’ordine del giorno la sfiducia al segretario Raffaele Vitale. E quest’ultimo gli contesta tutto. Proprio come accaduto prima di arrivare alla precedente riunione dell’assise, tenutasi il 20 dicembre.
La «fuga in avanti» di Cappello nasce dal documento con cui il gruppo di oppositori al segretario hanno chiesto un passo indietro, dopo la vicenda delle nomine al vertice dell’Asi e il caos della seduta di assemblea.
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Ultimo aggiornamento: 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA La «fuga in avanti» di Cappello nasce dal documento con cui il gruppo di oppositori al segretario hanno chiesto un passo indietro, dopo la vicenda delle nomine al vertice dell’Asi e il caos della seduta di assemblea.
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