Perde il controllo della moto
e cade: muore geometra

Perde il controllo della moto e cade: muore geometra
di Franco Agrippa
Giovedì 20 Dicembre 2018, 08:33 - Ultimo agg. 09:26
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Una distrazione, l'alta velocità o un avvallamento nell'asfalto potrebbero essere tra le cause della morte di Giuseppe Merola, di 61 anni, originario di Macerata Campania e residente a Portico di Caserta, vittima di un incidente in sella alla sua moto, ieri mattina intorno a mezzogiorno. L'uomo, che lavorava come geometra preso una ditta di impiantistica, sarebbe caduto dalla moto, una Suzuki nera di grossa cilindrata, andando a schiantarsi contro il guard rail sulla rampa di discesa dalla SS. 87 Sannitica Nuova, di fronte al complesso di Oromare.

Il corpo è stato sbalzato a decine di metri dalla moto e nonostante indossasse il casco, sarebbe morto per le gravi lesioni riportate alla testa. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli operatori della Polizia municipale di Marcianise, che hanno subito allertato il 118 e bloccato il traffico.
 
All'arrivo dell'ambulanza i sanitari non hanno potuto fare altro che accertare il decesso dell'uomo. Dopo un primo esame, il magistrato di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro della salma ed il trasferimento presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale di Caserta dove sarà eseguita nei prossimi giorni l'autopsia. Giuseppe Merola, molto conosciuto a Macerata e a Portico, da tutti è descritto come una brava persona, la scia la moglie, insegnante, e due figli: il maschio finanziere e la femmina insegnante come la madre. Amante dei motori fin da piccolo aveva una smisurata passione per le moto anche se era un motociclista esperto e attento, e per il deltaplano che possedeva. Da qualche mese viveva da solo poiché la moglie e la figlia si erano trasferite al Nord per l'insegnamento. Sull'incidente indagano gli agenti della Polizia municipale di Marcianise ed i Carabinieri, mentre la strada è rimasta chiusa per oltre un'ora, provocando la paralisi del traffico già sostenuto a quell'ora nella zona. L'incidente è avvenuto a poche decine di metri da un altro tragico impatto, qualche mese fa, che contò due vittime di Capodrise, marito e moglie, che viaggiavano a bordo di un ape car che si schiantò frontalmente con una 500.

Nella zona vi sono diversi svincoli, sia quello della Sannitica che quello della 335 (strada che proviene da Aversa e conduce all'interporto) e, nonostante la presenza di un sistema di rotonde, si verificano diversi incidenti. Più volte si sono rivelate pericolose proprio per la facilità di accesso da parte di piccoli veicoli, scooter e addirittura biciclette che la percorrono per brevi tratti, poiché sono superstrade a scorrimento veloce, in cui spesso si possono incontrare extracomunitari in bicicletta che la usano per raggiungere le campagne circostanti. Sono strade extraurbane principali, alla stregua dell'autostrada, visto che sono provviste di due corsie per senso di marcia con lo spartitraffico centrale, la corsia di emergenza e non ci sono incroci a raso. Quindi ci sono le limitazioni del tutto simili ai tratti autostradali. Incontrare, però, chi percorre la superstrada in sella alla bicicletta non è affatto difficile. Il fenomeno è più diffuso in estate, ma pure d'inverno c'è chi vi pedala, magari per un piccolo tratto.
 
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