«Piedibus», Città viva: ztl oraria
e per i genitori parcheggio gratuito

«Piedibus», Città viva: ztl oraria e per i genitori parcheggio gratuito
di Daniela Volpecina
Martedì 28 Settembre 2021, 08:39 - Ultimo agg. 09:42
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Il Piedibus come risposta al traffico, allo smog e alla sosta selvaggia. E ancora l'attivazione della street school e il parcheggio gratuito per i genitori che accompagnano i figli a lezione. Sono alcune delle proposte inoltrate al Comune dai volontari del comitato Città viva che questa mattina, dalle 12:30 alle 13:30, saranno in piazza con due infopoint, allestiti rispettivamente in corso Giannone davanti alla sede della De Amicis e in via Mazzini davanti al sito di Sant'Agostino. «L'obiettivo spiegano gli organizzatori è quello di ridurre l'assembramento dei genitori davanti alle scuole e al contempo favorire l'attività motoria e l'inclusione sociale».

«Con il servizio gratuito di accompagnamento a piedi a scuola spiega Antonio Massimo Iannone del comitato attivo in città dal 2009, speriamo quest'anno di contribuire a ridurre i livelli di inquinamento atmosferico e potenziare la sicurezza degli alunni. Uno studio dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha reso noto infatti che gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i bambini tra i 5 e i 14 anni. Da qui la richiesta all'amministrazione comunale di attivare la ztl oraria (in concomitanza con l'inizio e la fine delle lezioni) nelle strade in cui insistono i plessi scolastici. In particolare in via Montale dove, complici le auto parcheggiate in doppia e terza fila e la particolare conformazione della strada, il percorso risulta assai pericoloso per gli studenti.

Per agevolare i genitori abbiamo chiesto anche l'istituzione della sosta gratuita in viale Lincoln e parte di via Acquaviva, nei venti minuti che precedono l'ingresso e nei venti minuti che seguono l'uscita dall'istituto. Naturalmente la ztl non dovrebbe essere valida per i residenti, i commercianti, i docenti e il personale scolastico che verrebbero dotati di un pass».

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Attualmente sono sei i plessi scolastici dove sarà possibile attivare il Piedibus. Si tratta dell'istituto comprensivo Don Milani di via Rossini al parco Cerasole e di quello al parco degli Aranci, della «Ruggiero» in via Montale, della «De Amicis» in corso Giannone, della «Vanvitelli» a San Benedetto e della scuola secondaria di primo grado in piazza Ungaretti. «Questi sono i plessi precisa Iannone che già da qualche anno collaborano attivamente con l'associazione. Speriamo se ne aggiungano anche altri. Prima dell'emergenza Covid abbiamo raggiunto punte di duecento studenti partecipanti e abbiamo potuto contare anche sulla collaborazione di molti genitori che hanno affiancato i volontari del Piedibus. Le iscrizioni saranno attive dal 5 ottobre attraverso il sito internet www.piedibuscaserta.it mentre contiamo di partire concretamente con il servizio entro la fine del mese prossimo».

«Per andare incontro alle esigenze dei genitori aggiunge il rappresentante di Città viva sottoporremo loro anche un questionario sulla mobilità. L'obiettivo è capire quali sono i disagi e le problematiche riscontrate quotidianamente quando accompagnano i figli a scuola e cercare di attivarsi per ottenere una risposta al problema da parte delle istituzioni. Un po' come è avvenuto in passato con il dossier fotografico realizzato dai bambini per documentare tutte le insidie presenti lungo il percorso casa-scuola: barriere architettoniche, pali della pubblica illuminazione pericolanti, pavimentazione dei marciapiedi sconnessa, panchine divelte, cestini rotti, strade sporche, alberi a rischio crollo, segnaletica sbiadita».

La ztl in corso Giannone è spenta da giugno. In tanti pensavano sarebbe stata riattivata in occasione della riapertura delle tre scuole che insistono su questa strada ma il varco risulta ancora out. Probabilmente perché molte delle classi dell'istituto De Amicis sono state trasferite in altri punti della città per effetto di alcuni lavori di ristrutturazione al plesso. Il traffico risulterebbe quindi ridotto rispetto al passato. Da qui la decisione di rinviare l'attivazione del dispositivo con buona pace dei ciclisti costretti a fare lo slalom sulla pista ciclabile occupata da auto.

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