Cold case nel Casertano: la Cassazione rimette in libertà i due indagati per un omicidio del 2008

Si pronuncerà il Tribunale del Riesame

Sull'ordinanza cautelare dovrà decidere di nuovo il Tribunale del Riesame
Sull'ordinanza cautelare dovrà decidere di nuovo il Tribunale del Riesame
di Biagio Salvati
Sabato 18 Marzo 2023, 08:29 - Ultimo agg. 19 Marzo, 09:51
2 Minuti di Lettura

Sarà un'altra sezione del Tribunale del Riesame di Napoli a valutare le esigenze cautelari per Alfredo Carini, imprenditore di 68 anni, originario di Afragola ma residente a Letino (difeso dall'avvocato Paolo Falco) e Antonio Cataldo Russo, 74 anni, originario di Roccaromana ma residente a Dragoni (difeso dall'avvocato Emanuele Sasso), per i quali la Cassazione ha annullato l'ordinanza cautelare relativa all'accusa di omicidio: in particolare, quello dell'imprenditore immobiliare di Piedimonte Matese, Sandro Ottaviani, lupara bianca dal 2008.


I due resteranno agli arresti (rispettivamente carcere e domiciliari) in attesa della nuova decisione del Tribunale della Libertà dopo le argomentazioni difensive sollevate dall'avvocato Paolo Falco, il quale aveva evidenziato l'illogicità delle motivazioni del tribunale del Riesame. I giudici avevano convalidato le misure restrittive sulla base di una prova che era stata ritenuta inammissibile. In particolare, Carini, aveva consegnato agli investigatori un suo diario nel quale erano riportati tutti i suoi spostamenti ma il gip aveva considerato quel documento una sorta di depistaggio non ritenendo valida la prova. Nelle motivazioni del Riesame, però, quel diario è stato motivo del pronunciamento di magistrati. La questione sollevata dalla difesa, sottoposta alla Suprema Corte, è stata decisiva per l'annullamento con rinvio davanti ad un'altra sezione del Tribunale del Riesame.

 

Carini e Russo, comparsi davanti al gip dopo l'arresto del novembre dello scorso anno, si avvalsero entrambi della facoltà di non rispondere. Il corpo della vittima, l'imprenditore Ottaviani, non è mai stato ritrovato. Nel 2020, il tribunale civile di Santa Maria dichiarò la sua morte presunta. Il cold case della scomparsa di Ottaviani è stato riaperto dalla Procura sammaritana dopo 14 anni dai fatti. Un vero giallo, caratterizzato da una vicenda intrisa di punti oscuri, depistaggi, false accuse, millantato credito, testimonianze ritrattate e addirittura false accuse mosse da parte di uno degli arrestati contro Ottaviani.
A cristallizzare la presunta colpevolezza c'era stata una recente testimonianza, quella di una donna legata sentimentalmente ad uno degli arrestati, il Carini. A dire della testimone - che peraltro temeva il suo ex amante in quanto ritenuto violento - da uno sfogo intimo con lei il Carini avrebbe fatto capire di essere stato coinvolto in qualche modo nella sparizione dell'imprenditore matesino.
 

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA