Pnrr Caserta, 62 milioni di euro in un anno: ora è sprint per le gare

Entro il 30 settembre il Comune di Caserta dovrà aver aggiudicato le gare dei restanti 13 progetti di rigenerazione urbana

Raffaele Fitto ministro affari europei
Raffaele Fitto ministro affari europei
di Emanuele Tirelli
Domenica 9 Aprile 2023, 16:00 - Ultimo agg. 11 Aprile, 11:53
5 Minuti di Lettura

Circa 62 milioni di euro finanziati in un anno. Alcune scadenze già centrate. Altre a venire. E cinque progetti ammessi ma non finanziati. Il 31 marzo era il termine per bandire due gare. E su queste il Comune di Caserta si è mosso in tempo. Si tratta di 2 milioni di euro per la costruzione di un impianto sportivo polivalente outdoor nel cosiddetto buco del quartiere Parco degli Aranci. E di 500mila euro per riqualificazione, adeguamento e rigenerazione dell'impianto sportivo di San Clemente. Erano già state indette quelle per la realizzazione dello sguinzagliatoio per cani nell'area verde di via Fleming; per l'area attrezzata di via Rossini al Parco Cerasola; nella Villa Santa Maria delle Beatitudini in viale degli Aranci; e in piazza Madonna delle Grazie a Vaccheria. Questi ultimi 4 sono parte dei 17 previsti per la rigenerazione urbana.

La prossima coincide con il 31 luglio e si concentra sul Pinqua - Programma Innovativo per la Qualità dell'Abitare. Occorrono 14,5 milioni, tutti già finanziati, per realizzare un parcheggio pubblico interrato, un hub di scambio per i mezzi elettrici e spazi pubblici attrezzati in via Feudo di San Martino-via Adige. Ma via Feudo sarà interessata anche dal completamento della viabilità nel tratto con via Acquaviva. Una parte dei fondi è destinata inoltre all'ampliamento e all'adeguamento del Palavignola, e ai lavori nella scuola media statale «Ruggiero». Mentre cifra più consistente (quasi 4 milioni) è destinata alla riqualificazione assi viari esistenti, alla riorganizzazione dei percorsi ciclo-pedonali, del verde attrezzato e del decoro urbano.

Entro il 30 settembre il Comune di Caserta dovrà aver aggiudicato le gare dei restanti 13 progetti di rigenerazione urbana.

I 17 interventi inclusi in questa macroarea si traducono in 20 milioni di euro. Nel centro della città includono quelli per il recupero e la valorizzazione del complesso ex Cenobio di Sant'Agostino, e per il riuso e la rifunzionalizzazione dell'ex Orfanotrofio Sant'Antonio a Scuola media innovativa 4.0 Pietro Giannone. Si passa, poi, per la riqualificazione dell'area verde di via Gemito, della biblioteca comunale di via Laviano e di Villa Giaquinto. Spostandosi, invece, nel quartiere di Parco Cerasola, i lavori riguarderanno l'area attrezzata di Villa Largo Martiri di via D'Amelio. E, poco distante, ce ne saranno ulteriori nell'area destinata ai giochi in piazza Vetrano a Falciano. Salendo verso Casertavecchia, saranno interessate le piazze Chiesa a Casola e quella dei Colli Tifatini a Pozzovetere. Mentre nel borgo medievale riguarderanno la pavimentazione e l'impianto di illuminazione in varie zone, oltre alla manutenzione e alla rifunzionalizzazione della grande pineta.

Stessa scadenza anche per «Futura»: il Comune ha ottenuto 12 milioni di euro. In previsione ci sono un nuovo polo per l'infanzia in via Patturelli e il recupero architettonico, impiantistico e statico dell'asilo nido comunale di viale Cappiello. E quindi la realizzazione di un asilo nido e di una scuola materna comunali nel complesso ex Radice: 1,8 milioni già finanziati per il primo, mentre importo in attesa di finanziamento per il secondo. Le mense delle scuole oggetto di lavori sono quelle delle scuole primarie «Lorenzini» in viale Cappiello e «Ruggiero III Circolo» di via Montale, degli istituti comprensivi «Da Vinci-Lorenzini» e «Collecini» di via Fabricat. Alla «Vanvitelli» (secondaria di primo grado in piazza Ungaretti) il finanziamento di 800mila euro prevede invece la riqualificazione architettonica e funzionale della palestra.

Entro il 30 novembre vanno affidati i due progetti sulla Transizione digitale, per i quali Palazzo Castropignano ha già ottenuto il finanziamento. Il primo riguarda il restyling dei portali del Comune che permetterà ai cittadini di chiedere più agevolmente alcuni permessi come quello per l'occasione di suolo pubblico, di iscrizione alla mensa scolastica, autorizzazione per l'accesso alla Ztl, parcheggio per residenti e invalidi. Il secondo guarda invece alla realizzazione di un sistema «E-Urp» per richiedere certificazioni, autorizzazioni e pratiche. Ultima scadenza dell'anno in corso sarà quella del 31 dicembre, entro la quale il Comune dovrà aver completato almeno 11 dei 18 chilometri di piste ciclabili previsti. L'importo di poco più di 3 milioni di euro riguarda i lavori di realizzazione dell'asse ciclabile su via G.M. Bosco, viale Raffaello e via Ruggiero. Ma la cifra più sostanziosa (oltre 2,7 milioni) sarà destinata al rafforzamento della mobilità ciclistica.

Poco meno di 10 milioni di euro vanno invece all'Edilizia Pubblica Residenziale, tutti destinati al Parco Primavera di Tuoro. La determinazione per l'indizione della gara c'è già stata. Gli interventi che giustificano questo importo comprendono la riqualificazione degli spazi pubblici e dell'edilizia con la rimodulazione degli alloggi, l'efficientamento energetico, la messa in sicurezza sismica, il miglioramento e la valorizzazione delle aree verdi. Gli ospiti saranno ospitati altrove ed è previsto che rientreranno solo gli aventi diritto. Da Palazzo Castropignano fanno sapere inoltre che si attende il finanziamento di 1 milione di euro per il Planetario, imminente il decreto per 10 milioni relativi all'impianto di smaltimento di pannolini a Lo Uttaro. 

Video

Quello a Lo Uttaro riguarda la linea C dei progetti legati a rifiuti ed economia circolare. Ci sono infatti ulteriori due linee, per un totale di cinque progetti che sono stati ammessi ma non finanziati. I quattro della linea A valgono in totale 4 milioni di euro. Uno si riferisce all'installazione di cassonetti smart per la differenziata, con una quota destinata a quelli interrati. Il secondo riguarda i cestini portarifiuti differenziati, un altro la realizzazione di un centro di riuso dove portare oggetti inutilizzati da risistemare e poi donare ai bisognosi o rivendere. Il quarto è invece sulla digitalizzazione dell'intera gestione del servizio rifiuti. La linea B contiene un unico grande progetto da 20 milioni per la creazione di un impianto altamente automatizzato per la selezione dei rifiuti da far trattare poi in altri impianti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA