Policlinico Caserta, no alla vendita:
si riparte a giugno, obiettivo 2021

Policlinico Caserta, no alla vendita: si riparte a giugno, obiettivo 2021
di Enzo Mulieri
Giovedì 16 Maggio 2019, 12:00
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Scenari da ultima spiaggia per il salvataggio del Policlinico di Caserta. Ulteriori, incoraggianti aspettative provengono infatti dall'esito del Coordinamento che si è svolto ieri l'altro sullo stato dell'arte dell'azienda di riferimento Condotte e che si è tenuto nella sede della Filca Cisl nazionale. Sulla base dei chiarimenti forniti ai sindacati, per la società appaltatrice (terzo player delle costruzioni in Italia ma in amministrazione straordinaria) la commessa di Caserta continua a rappresentare un'opportunità di sviluppo prioritaria tanto è vero che non sarà sottoposta ad alcuna procedura di vendita, come avverrà per altri asset «core» sulla base dell'ultimo Decreto legge di metà aprile.
 
Secondo quanto ufficializzato a Roma dalla gestione commissariale, il progetto per la realizzazione dell'infrastruttura di Tredici andrà in porto; fatte salve alcune varianti, sarà completato entro il mese di marzo del 2021. Resterà affidato alla cura della società Concorsu utilizzando la stessa manodopera, circa 25 unità, che attualmente risulta nella dotazione della pianta organica. Maggiori dettagli sono stati forniti dai due referenti del gruppo romano, i commissari Giovanni Bruno e Matteo Uggetti, pure intorno ad un apposito crono programma di rilancio centrato su scadenze ben precise e su obiettivi pienamente condivisibili. Il tempo di ripartenza del cantiere è stato previsto infatti per la seconda metà del mese prossimo, ma già entro maggio le premesse necessarie alla ripresa verrebbero favorite da eventi ancor più decisivi. Il primo, il 30 maggio, vedrà in dirittura d'arrivo la procedura relativa alla dichiarazione d'insolvenza a carico di Concorsu (gestore dell'opera) presso il Tribunale di Roma. Una circostanza importante, quest'ultima, non fosse altro perché consentirà l'esame del progetto dello stato passivo della società referente, con l'ammissione delle domande di insinuazione dei soggetti creditori (in primo luogo i lavoratori). Una pratica, quest'ultima, che ha già riguardato giorno 9 scorso altre società controllate da Condotte, la Ergon Engineering insieme al Consorzio stabile.

Su altro versante, poi, sviluppi imminenti per il Policlinico si attendono anche dall'Avvocatura di Stato. Ancor prima del 30 maggio un'altra soluzione, forse la più significativa, verrebbe a profilarsi attraverso la definizione del contenzioso aperto tra Condotte e la stazione appaltante Università Luigi Vanvitelli circa l'assegnazione dei fondi (diversi milioni di euro) riguardanti lo stato di avanzamento di lavori pregressi. Il dato, per la verità, non è nuovo. Era già stata anticipato nei giorni scorsi dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca in occasione dell'inaugurazione delle infrastrutture dell'area Pip di Tredici. «Entro giugno così dichiarò -ci sarà la sigla di un accordo tra Università e società costruttrice per fare ripartire il cantiere, l'opera civile più grande del Sud, ed evitare di dover rifare la gara d'appalto». Un annuncio che è stato confermato in sede di Coordinamento nazionale e che verrebbe a mettere in sicurezza l'infrastruttura dal punto di vista finanziario, a prescindere dagli aiuti pubblici garantiti dal Governo per il piano di risanamento di Condotte. Di più viene anche dato per scontato agli inizi di giugno il rientro in servizio a Tredici di tutte le maestranze che tuttora si ritrovano sottoposte alla cassa integrazione a zero ore. Positivo per questo il commento della categoria degli edili, in particolare della Filca Cisl che ha promosso una consultazione quanto mai utile sia a livello nazionale che territoriale. «Dal confronto emerge un quadro più chiaro dei tempi - ha riconosciuto il responsabile della Federazione di Caserta, Antonio Gelo- vincolata com'è all'accordo che dovrebbe essere raggiunto in sede di Avvocatura entro questo mese. In caso positivo avremo tutte le migliori garanzie sia per il mantenimento dei livelli occupazionali sia per l'ultimazione del progetto».
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