«Il Policlinico di Caserta è salvo»,
l'esultanza bipartisan della politica

«Il Policlinico di Caserta è salvo», l'esultanza bipartisan della politica
di Lia Peluso
Mercoledì 31 Luglio 2019, 15:00
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L'artico 4 del disegno di legge è stato ritirato dalla giunta regionale e non sarà discusso in Consiglio: la decisione è stata comunicata ieri dall'assessore regionale al Bilancio Ettore Cinque. Soddisfatto di questa scelta il consigliere regionale del Partito democratico Gennaro Oliviero che aveva presentato un emendamento al disegno di legge chiedendo appunto la soppressione dell'articolo 4 che, in sintesi, prevedeva che sarebbe stato il futuro management del costruendo Policlinico di Caserta, ad attività di ricerca e di assistenza avviata, a comunicare ai concessionari, sei mesi prima, che bisognava interrompere ogni attività estrattiva.
 
«Non posso che plaudere - ha spiegato Oliviero - al senso di responsabilità dimostrato dal governatore Vincenzo De Luca e dal vice presidente Bonavitacola. Di per sé, la norma trovava una propria giustificazione, ma quando ho chiesto di effettuare una ricognizione sullo stato dell'arte riguardante il lavori del Policlinico, ci si è resi conto che i ritardi accumulati trasformavano la sostanza della legge in una proroga a lunga scadenza dell'attività estrattiva. A questo punto, dopo questo mezzo passo falso a cui si è posto veloce rimedio, chiedo un altro sforzo a questa amministrazione della Regione: fare di tutto per concludere, nel minor tempo possibile, i lavori per la nuova sede dell'Azienda ospedaliera universitaria casertana».

Doverosa la marcia indietro della giunta regionale per il consigliere regionale di centrodestra Gianpiero Zinzi ,che aveva presentato a sua volta un emendamento al disegno di legge per chiedere l'abrogazione dell'articolo 4. Ma la giornata di ieri è stata segnata da un susseguirsi di eventi e dichiarazioni prima che si diffondesse la notizia della soppressione dell'articolo in questione. A far sentire la propria voce era stato il coordinamento di Caserta del Pd che l'altra sera si era riunito e aveva elaborato un documento dai toni perentori, attraverso il quale erano stati impegnati i consiglieri regionali del Pd della provincia di Caserta Gennaro Oliviero e Stefano Graziano, e non solo, «ad adoperarsi per emendare la proposta di legge della giunta regionale, eliminando l'articolo 4 sopra riportato, nei passaggi in commissione e aula». Venivano sollecitati inoltre Graziano e Oliviero a «rassegnare le dimissioni dalla presidenza delle rispettive commissioni (Ambiente e Sanità) qualora l'impropria proroga dovesse essere approvata dal consiglio regionale».Nel primo pomeriggio di ieri il presidente del consiglio comunale, Michele De Florio, aveva riunito i capigruppo e fissato una seduta di Consiglio urgente per stamattina alle 9 e l'oggetto di discussione era il disegno di legge regionale «Norme per l'efficientamento del sistema ambientale, per il rilancio delle attività produttive e per la semplificazione normativa e amministrativa». Una seduta che sarebbe servita ad aprire un dibattito che si è però di fatto concluso già nella giornata di ieri. Non sono mancati gli interventi dei gruppi di opposizione, Speranza per Caserta e Caserta nel cuore, che hanno puntato il dito contro il sindaco di Caserta, Carlo Marino, chiedendo di opporsi al disegno di legge regionale. Hanno espresso la propria soddisfazione anche i segretari di Caserta e provinciale del Pd rispettivamente, Enrico Tresca e Emiddio Cimmino. «Esprimo viva soddisfazione - ha detto Tresca - per il ritiro dell'articolo 4 dal disegno di legge; viene ripristinato un contesto di certezza per il termine delle attività estrattive a Caserta. Pertanto un ringraziamento - ha concluso Tresca - va al presidente De Luca, alla giunta regionale e ai consiglieri regionali del Pd, della provincia e non, che hanno dimostrato capacità di ascoltare e accogliere le osservazioni e le allarmate proteste poste in essere nei giorni scorsi. Adesso ci aspettiamo che il percorso prosegua, con lo stesso spirito di rispetto nei confronti del nostro territorio, verso la soluzione della vertenza Policlinico».
 
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