Policlinico Caserta, cantiere infinito:
operai a casa e senza buonuscita

Policlinico Caserta, cantiere infinito: operai a casa e senza buonuscita
di Enzo Mulieri
Mercoledì 30 Ottobre 2019, 11:30
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Naviga nell'incertezza assoluta, tra complicazioni burocratiche e criticità che persistono sul piano occupazionale, la tormenta vicenda del cantiere del Policlinico, fermo al palo ormai da troppo tempo. A tutt'oggi c'è silenzio assoluto a Roma sulle decisioni della gestione commissariale di Condotte (la società appaltatrice), nessun parere ancora è stato ufficializzato a livello territoriale dall'Avvocatura dello Stato sul contenzioso tuttora aperto tra l'Università della Campania (stazione appaltante) e il gruppo romano delle costruzioni.

In pratica nessuna risposta è possibile documentare sullo stallo del Policlinico anche rispetto a quanto auspicato un mese fa nel corso di un'audizione alla Regione. Là dove (promotore il presidente della Commissione sanità Stefano Graziano) veniva avanzata finanche una proposta di transazione tra le parti allo scopo di accelerare i tempi di ripresa dell'opera. Una soluzione della controversia che, peraltro, veniva considerata a Napoli tanto urgente quanto necessaria dallo stesso rettore della Sun Giuseppe Paolisso, ai fini di assicurare tempi certi di rilancio dell'infrastruttura, ovvero 24 mesi per il trasferimento della Didattica e 36 mesi per il completamento degli interventi per l'Assistenza.

Ora, a distanza di un mese dall'audizione regionale, nulla è dato sapere, lo stesso presidente Graziano non ha avuto riscontri ufficiali, men che mai provengono indicazioni utili dal territorio.

«Il termine di un mese - tiene a osservare Antonio Gelo, segretario provinciale della Filca Cisl - non è perentorio, sul parere dell'Avvocatura se ne potrebbe sapere qualcosa di più entro la metà del mese di novembre. Per quel che ci riguarda il problema sarà ripreso proprio in quel tempo, in coincidenza con il presidio che organizzeremo alla prefettura di Caserta per la crisi dell'edilizia». Intanto un altro fronte caldo, sempre sul piano giudiziario, rimane aperto pure per i lavoratori del Policlinico, più di 25, che vantano spettanze arretrate da parte di Condotte già dallo scorso anno. A causa del commissariamento in atto, per una procedura a carico dell'ex società delle costruzioni presso il tribunale di Roma, non hanno potuto beneficiare delle loro spettanze salariali, in particolare il Tfr. «Stiamo ancora aspettando - reclama Antonio Arrichiello collocato in pensione - di avere la liquidazione».

E mentre si incrociano in modo quasi inestricabili i nodi delle diverse diatribe giudiziarie che gravano in via diretta o indiretta sul Policlinico, restano più che mai sospese le aspettative delle ditte che hanno operato nel cantiere in regime di subappalto e che pure rivendicano compensi già maturati. Non per ultimo va segnalato il caso più eclatante e drammatico del personale in carico a Concorsu, poco meno di una decina. Finora hanno confidato nel supporto della cassa integrazione straordinaria, ma l'ultima scadenza degli ammortizzatori sociali risulta del tutto ravvicinata, ovvero il 30 novembre prossimo. Per loro non ci sarebbero opportunità di reimpiego, rischiano il posto di lavoro se non saranno avviate da subito specifiche richieste di proroga da parte delle organizzazioni sindacali di categoria.
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