Politica e clan, l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere risponde alle domande del gip: «E' vero, ho pranzato al Tempio , ma non sapevo dei rapporti di Zagaria con il clan»

Biagio Di Muro in manette
Biagio Di Muro in manette
di Marilù Musto
Mercoledì 27 Aprile 2016, 19:30 - Ultimo agg. 19:35
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SANTA MARIA CAPUA VETERE - Dal finanziamento per la ristrutturazione e il riutilizzo dello storico palazzo Teti Maffuccini che ospitò Giuseppe Garibaldi nel 1860, alle varie campagne elettorali. Per arrivare poi ad Alessandro Zagaria, il trentenne rampante imprenditore che i pentiti del clan dei Casalesi indicano come il referente del gruppo camorristico del boss Michele Zagaria: su questo, ma anche su altro si è sviluppato l'interrogatorio di garanzia a Biagio Di Muro, l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere che per tre ore, questa mattina, ha risposto a tutte le domande dei pm Maurizio Giordano e Gloria Sanseverino della procura Antimafia di Napoli, presenti in carcere per incontrare Di Muro assieme al gip Anna Laura Alfano. "Ho conosciuto Alessandro Zagaria all'Università, sette o otto anni fa - ha spiegato Di Muro ai magistrati- è vero, ho pranzato nel ristorante Il Tempio qualche volta, ma non sapevo di alcun collegamento con la camorra di Alessandro. Non sapevo che rapporti aveva con il presidente regionale del Pd Stefano Graziano". Di Muro, difeso dai legali Giuseppe Stellato e Raffaele Gaetano Crisileo, ha già presentato istanza al tribunale del Riesame di Napoli. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, invece, Alessandro Zagaria, il giovane imprenditore nel settore della ristorazione accusato di rapporti con la camorra. Domani, proseguiranno gli altri interrogatori. 
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