Polo della Qualità in svendita: l'asta ora parte da 8,6 milioni

Super ribasso per l'ex tempio del lusso, all'asta anche i marchi registrati

Il Polo della Qualità
Il Polo della Qualità
di Biagio Salvati
Venerdì 10 Marzo 2023, 07:51 - Ultimo agg. 16:25
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Dagli spot e supporti audiovisivi per promozionarlo ai buyers nazionali e internazionali passando per lo spot su Youtube che ne illustra i dettagli in un video musicato e commentato da una voce fuori campo per cercare di ottenere maggiori acquirenti.
Il destino del «Complesso immobiliare di via Pozzo Bianco, zona Asi» a Marcianise, più noto come Polo della Qualità, quello che nacque come tempio del lusso per poi diventare una cattedrale nel deserto, torna di nuovo all'asta a 8 milioni e 613mila euro. Si tratta di un prezzo «super-ribassato», rispetto alla prima asta da 129 milioni e 490mila euro di dieci anni fa (luglio 2013); alla successiva di 65 milioni di euro, a quella da 48 milioni de 2017 e così via tutte andate deserte. La curatela fallimentare riprova a metterlo sulla piazza il prossimo 20 aprile, con una vendita divisa in due «sub-lotti» - si vendono anche due marchi registrati comprendenti 485 moduli, 155 depositi e 322 posti auto.

Un progetto faraonico, annunciato diversi anni prima della nascita come il futuro volano dell'economia campana, con la capacità di attrarre clientela nazionale e internazionale ha avuto una vita breve: nato nel 2007 fu inaugurato in pompa magna alla presenza dell'allora presidente Giorgio Napolitano insieme al governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino.

Tre anni dopo, nel 2010, per il centro del lusso arriva il fallimento dichiarato dal tribunale di Napoli e di lì a poco, nel 2013, si apre un'indagine penale su un presunto crac che vide sotto processo (poi tutti assolti) decine tra imprenditori e professionisti inizialmente accusati di bancarotta.

Una storia travagliata, proseguita con la curatela fallimentare rappresentata dallo studio legale Michele Sandulli, dall'avvocatessa Roberta Napolitano e dallo studio commercialista del dottor Pasquale Menditto.

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Appena dopo la dichiarazione di fallimento, diversi dipendenti che inizialmente sposarono la nascita del Consorzio Polo della Qualità, sin dai suoi primissimi anni di vita, partecipando con entusiasmo alle fasi iniziali del progetto, scrissero una lettera aperta ai curatori per lanciare l'allarme sul loro futuro lavorativo. Quello che doveva essere il primo ed unico centro di eccellenza multi produttivo e polifunzionale dedicato alla moda ed al gioiello del Centro Sud, non decollò in tal senso.

Si parla di una struttura di 130mila metri quadrati, su tre livelli, raffinata ed elegante che ambiva ad essere per 300 imprenditori (con tanti nomi eccelsi) una vetrina internazionale atta a costituire un sistema d'impresa vincente per dare - grazie anche alle numerose attività collaterali - ancora maggior lustro e visibilità, dal punto di vista economico e dell'immagine, alla tradizione ed alla cultura campana. Un progetto, curato nei dettagli, rifinito nella sua costruzione, situato in un'area strategica (nella zona industriale di Marcianise, accanto al Tarì, al Centro Commerciale Campania ed al nuovo Outlet McArthurglen La Reggia, nell'ottica anche di rivalutare ulteriormente la zona) con ampi spazi congressuali che sulla carta appariva di indiscusso successo. Il Polo della Qualità fu anche teatro di eventi con attori e nomi dello spettacolo nazionale, trasformandosi nei giorni successivi all'inaugurazione in un epicentro di appuntamenti glamour e allestimenti speciali delle oltre 300 vetrine del complesso della Città della Moda che puntava anche su manifestazioni dall'alto profilo qualitativo. Poi, la fine indecorosa che molti hanno letto come un'altra sconfitta sul piano di rilancio economico dell'area casertana.
Una delle aste durate più a lungo nel Casertano, è stata quella relativa al Palamaggiò, venduto per due milioni di euro a fine dello scorso anno ed aggiudicato alla Mc Invest che in quell'area realizzerà entro l'anno anche uno Sporting Famil Village.
 

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