Ponte Vapore, camionisti fai-da-te
aprono un varco a colpi di piccone

Ponte Vapore, camionisti fai-da-te aprono un varco a colpi di piccone
di Giuseppe Miretto
Venerdì 19 Aprile 2019, 12:00
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MADDALONI - Aperta una breccia: abbattute, parzialmente demolite e allargate le barriere di accesso al «Ponte Vapore». Negli ultimi quattro mesi, le restrizioni di carreggiata (lungo l'ex provinciale Nola-Caserta) venivano solo forzate procurando danni ai Tir con la rottura di pneumatici. Adesso, grazie a lavori di demolizione notturna, è stato aperto un varco nei new jersey di cemento e sono state asportate le protezioni di ferro. Il tutto per consentire il transito agevole ai mezzi superiori ai 35 quintali e più larghi di 2.30 metri.
 
L'urto dei mezzi pesanti sembra inarrestabile anche se la carreggiata è interdetta al transito perché pericolante. L'attraversamento dei mezzi pesanti infatti può causare il crollo dei muri laterali di cemento (già lesionati in più parti) sulla sottostante linea ferroviaria Caserta-Cacello-Napoli. Con la breccia è ripresa la circolazione vietata per dei «mezzi superpesanti» (Tir, autoarticolati e betoniere). «Tutte le strutture -spiega il capitano Domenico Renga, comandante della polizia municipale- installate sul vecchio ponte, costruito dagli Alleati nel 1943 e tutti i provvedimenti restrittivi sono stati concertati con la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che sulle disavventure statiche dell'opera ha aperto un'inchiesta». Fioccano sanzioni per divieto di transito, occupazione delle carreggiate, inquinamento ambientale. «Ma, oltre alle verbalizzazioni precisa e annuncia Renga- c'è di più: a carico degli autori delle demolizioni, previo accertamento di identità, sono scattate denunce per danneggiamento del patrimonio pubblico. A cui correderemo, nei casi più gravi accertati, anche l'aggravante di procurato allarme per la circolazione ferroviaria». Una azione di repressione che sembra non scalfire i bisonti della strada. L'imposizione di imperio del divieto di transito non è revocabile.

«È necessario ripetere spiega Fabrizio Crisci, presidente del Comitato Abc, relatore dell'esposto in Pocura- che il Ponte Vapore non è affatto chiuso al transito delle automobili. E che per i mezzi pesanti esiste una validissima alternativa della viabilità di servizio all'Interporto. Dietro a questi danneggiamenti di sfida alle istituzioni, che vanno combattuti, si cela da cultura di chi considera le regole e la prevenzione come una forma di attentato alla libertà di sopruso». Nonostante la guerra quotidiana, trattativa tra Rfi e comune per l'adeguamento dell'infrastruttura è alla battute finali. «Sono stati consegnati annuncia il sindaco Andrea De Filippo- gli esiti delle indagini sull'ammaloramento del ponte eseguite da Rfi. Con l'elaborazione dei dati si decide se procedere all'adeguamento o all'abbattimento».
 
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