Pronto soccorso e nuovi posti letto, via libera dall'Asl

Si parte da Sessa Aurunca e Piedimonte, previste 37 nuove postazioni di degenza

L'ospedale San Rocco
L'ospedale San Rocco
di Ornella Mincione
Mercoledì 1 Marzo 2023, 07:38 - Ultimo agg. 12:53
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Adeguamento funzionale di quattro Pronto soccorso, 37 nuovi posti letto e aggiornamento dei reparti di terapia intensiva di vari ospedali dell'Asl di Caserta: questi gli interventi sbloccati due giorni fa dall'azienda sanitaria casertana, che dà così il via alle opere di miglioramento di gran parte dei nosocomi del suo territorio.
Il meccanismo utilizzato è quello degli Oda (Ordini di Attivazione) destinati a dare il via libera a numerosi cantieri, come previsto dal piano di riorganizzazione dei reparti di terapia intensiva ed assistenza ad alta intensità' della Regione Campania, messi in campo dalla Delibera di Giunta n. 378 del 2020. Si tratta di un provvedimento nato a seguito dell'emergenza Covid: non soltanto si punta all'ampliamento delle terapie intensive e sub intensive ma anche al maggior differenziamento nonché all'adeguamento dei percorsi nei Pronto soccorso.

Un provvedimento questo che nulla ha a che fare con l'assetto occupazionale dei reparti emergenziali. Con la firma da parte del direttore generale Amedeo Blasotti (nel riquadro in alto), quale soggetto attuatore, in calce ad una serie di Oda, si procede dunque alle opere destinate a dare il via ad altrettanti cantieri.

Ad occuparsi dell'esecuzione delle opere sarà il consorzio Blackstone Fd, che è subentrato ad un altro operatore economico incaricato precedentemente per il quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha risolto il contratto che era stato stipulato.

«Si tratta di nove Oda - spiega il manager dell'Asl casertana Amerdeo Blasotti - che lanciano interventi per tutti i presidi del territorio provinciali. Tali interventi potrebbero completarsi entro un anno, ma ho fatto richiesta in particolare che venga completata l'opera del Pronto soccorso di Sessa Aurunca in tempi celeri, entro trenta, quaranta giorni».
Ed è proprio su questo ospedale che la direzione generale punta in particolar modo per l'assetto dell'edilizia sanitaria, oltre quello di Piedimonte Matese: «Sono i due nosocomi che al momento hanno maggiore necessità di attenzione, mentre per il rilancio delle attività mediche e ospedaliere sto puntando in maggior modo ai presidi di Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni».

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Per ogni nosocomio del territorio sono stati, quindi, previsti degli interventi di miglioramento. Presso l'ospedale di Santa Maria Capua Vetere saranno aggiunti quattro posti letto terapia intensiva e due terapia sub intensiva. Altri tre posti letto di terapia intensiva ospedale di Piedimonte Matese, oltre nove di terapia sub intensiva e l'adeguamento del reparto di Pronto soccorso.
Per l'ospedale di Maddaloni sono previsti tre nuovi posti letto di terapia intensiva, mentre per quello di Aversa sei posti letto terapia intensiva, dieci terapia sub intensiva e l'adeguamento del reparto di Pronto soccorso. Per l'ospedale di Sessa Aurunca verrà effettuato l'adeguamento del reparto di Pronto soccorso, così come stabilito anche per quello di Marcianise che riceverà anche altri quattro posti letto terapia sub intensiva.

In tutti i nosocomi nei quali è prevista la creazione di nuovi posti letto saranno anche rinnovati i reparti già esistenti di terapia intensiva. «Per la nostra azienda - commenta il direttore generale dell'Asl di Caserta si tratta di un passo molto importante, perché una volta di più veniamo incontro alle esigenze dei nostri utenti, i quali potranno avere a disposizione sui propri territori una serie di strutture destinate a pazienti che necessitano di cure impegnative e di alta specializzazione».
Dunque, a partire dal 27 febbraio scorso, con il via libera della presidenza del consiglio dei Ministri anche relativamente alla società che dovrà effettuare le opere, la provincia di Caserta si appresta a vedere potenziati e migliorati diversi reparti dei nosocomi provinciali, nonché l'aumento dei posti letto di Terapia intensiva su tutto il territorio. Il tutto dovrebbe concretizzarsi entro un anno, stando al cronoprogramma dei lavori stabiliti.
 

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