Agricoltori contro le prostitute:
invadono le strade di campagna

Agricoltori contro le prostitute: invadono le strade di campagna
di Giuseppe Miretto
Giovedì 1 Aprile 2021, 14:52 - Ultimo agg. 19:34
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Agricoltori contro l’«invasione delle prostitute». Per la precisione contro la migrazione di «donne e clienti presso i fondi agricoli e strade interpoderali», trasformate in alcove permanenti ma alla luce del sole, tra Maddaloni, Acerra e la vasta area perimetrale dell’Interporto. È una prostituzione consumata sui fondi e negli spazi di lavoro o di manovra dei mezzi agricoli. Presentata una nota in Comune.

«Si faccia qualcosa – denuncia Peppe Riccio della Cicc Agricoltura – perché, come accade per i rifiuti, anche in materia di prostituzione, si è scaricato il problema sugli agricoltori che convivono con le alcove del sesso mercenario o con i parcheggi dell’amore con la medesima frequenza con cui schivano le discariche clandestine.

Non si può far finta che il problema non esiste solo perché non si vede». La richiesta è di ampliare l’azione dell’ultima ordinanza repressiva tra Caserta Sud e Maddaloni, mai revocata, anche alla campagne confinanti. Bisogna rivedere la strategia di contenimento del fenomeno che ha allontanato la prostituzione dai centri urbani e dalla arterie principali spostandolo nelle strade che costeggiano i fondi agricoli.

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