Ultranovantenne e la figlia di 70 anni
legati e rapinati in casa da banditi dell'Est

Ultranovantenne e la figlia di 70 anni legati e rapinati in casa da banditi dell'Est
di Antonio Borrelli
Martedì 27 Settembre 2022, 08:29 - Ultimo agg. 08:46
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Un raid mattutino in pieno stile «Arancia Meccanica», le minacce a mano armata e la fuga col bottino. Momenti di terrore che difficilmente dimenticheranno le due vittime - l'ultranovantenne Antonio Caimano e la figlia di circa 70 anni - legate e malmenate da una banda di criminali senza scrupoli.

I tre malviventi, che parlavano tra loro con un forte accento dell'Est Europa, attendono l'anziano davanti all'ingresso di casa, alla prima periferia di Pastorano. Appena aperto il portone di casa, dotato di un sistema di allarme ma non di sistema di videosorveglianza Antonio Caimano è stato bloccato, riportato in casa e percosso. Ormai nascosti dalle pareti dell'abitazione, i banditi a volto coperto hanno puntato un coltello al fianco del novantenne e bloccato la figlia che tentava di vincere le resistenze, costringendo l'uomo a consegnare denaro contante, oggetti preziosi e persino un fucile. Minuti interminabili di terrore durante i quali le vittime di Pastorano hanno temuto il peggio.

Subito dopo la fuga della banda, i due anziani sono riusciti a liberarsi e hanno lanciato l'allarme. Tra le campagne del paese sono arrivati i carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore, ma i criminali avevano già fatto perdere le proprie tracce. A causa dell'assenza di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso, non è stato possibile capire se la banda si sia data alla fuga in auto o a piedi tra le campagne circostanti.

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L'intera dinamica è affidata al racconto delle due anziane vittime, che all'arrivo dei soccorsi hanno rifiutato il trasporto in ospedale e le cure ma hanno sporto denuncia ai carabinieri nelle scorse ore. L'entità del colpo è ancora da quantificare, ma più che i danni materiali a colpire è l'efferatezza con la quale i banditi hanno preso di mira Antonio Caimano e la sua casa. Solo pochi mesi fa, infatti, i due erano stati vittime di una rapina identica e con le medesime dinamiche, a testimonianza di una vera e propria strategia criminale reiterata. Proprio un anno fa un altro ultranovantenne, l'allora 99enne Antonio Bonacci, si ritrovò in un incubo senza fine, con tre furti subiti in solo 7 giorni. Prima il furto dell'auto, poi il raid in casa - a due passi dal Municipio con un bottino di oltre 1.250 euro. Poche ore dopo il docente di lettere in pensione trova un giovane al piano terra del suo appartamento, che gli sottrae alcuni oggetti di valore e le chiavi di quella stessa vettura che era stata rubata pochi giorni prima e poi ritrovata. Pastorano, invece, non è nuova a raid simili: sempre un anno fa lungo la statale Appia, all'uscita di un ristorante un autotrasportatore originario di Capua venne bloccato e minacciato da due uomini armati di pistola. Il camionista è stato costretto a scaricare dalla bisarca una vettura che trasportava, per consegnarla ai malviventi fuggiti a bordo della Golf.

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A Pignataro Maggiore, invece, riscosse clamore il blitz di una banda travestita da militari della Guardia di Finanza. Con tanto di paletta in mano, i finti militari estrassero le armi e legarono con fascette a strappo i coniugi proprietari dell'azienda e i dipendenti all'interno. Soltanto dopo l'ingresso degli sconosciuti, i presenti si resero conto di essere le vittime di una rapina a mano armata con sequestro di persona. Gli ostaggi (i due titolari, un dipendente e suo figlio) vennero poi condotti in una stanza e tenuti sotto controllo da uno dei rapinatori, armato di pistola, mentre il resto della banda saccheggiò la struttura. Poco più di ottomila euro. Questo il bottino con cui i criminali fuggirono. Purtroppo i precedenti dimostrano che, nonostante i controlli delle forze dell'ordine, le rapine in casa continuano ad essere un rischio per chi vive in zona e occorre essere prudenti.
 

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