Rapina con i kalashnikov a Teverola: spari e vigilantes in ostaggio

La banda in fuga verso Napoli ricercata in tutta la regione

Il maxistore di Teverola dove è avvenuto l'assalto
Il maxistore di Teverola dove è avvenuto l'assalto
Marilu Mustodi Marilù Musto
Domenica 2 Aprile 2023, 09:58 - Ultimo agg. 19:08
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È il maxistore di riferimento di Teverola, Casaluce, Aversa e dei paese vicini, il posto dove la spesa settimanale è quasi un obbligo per le famiglie. L'Appia center - con all'interno il supermercato «Md» - è uno dei cuori pulsanti dell'economia nell'agro aversano. Lo sanno bene anche i criminali. Ieri, quattro persone armate di Kalashnikov hanno messo a segno una rapina degna da film gangster: 25mila euro il bottino, l'intero incasso della mattina che il supermarket «Md» fa prelevare sempre da un furgone blindato.

Questa la dinamica, velocissima: quattro banditi hanno circondato il portavalori a Teverola che era appena giunto al supermercato dell'Appia center, hanno minacciato il personale dell'agenzia Cosmopol del sistema di sicurezza e, subito dopo, si sono impossessati del denaro.
È successo intorno alle ore 12 e 30, in pieno centro, lungo la strada che da Teverola conduce ad Aversa. Dopo aver intascato i 25mila euro in contanti, i malviventi sono fuggiti esplodendo dei colpi in aria. Una scena da guerra con il Kalashnikov puntati in alto in segno di vittoria.
Il clienti del centro sono fuggiti per mettersi in salvo.

Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della stazione di Teverola e del comando di Aversa che hanno ascoltato i vigilantes e i clienti, terrorizzati. I vertici dell'Arma sono intenzionati a chiudere il cerchio e a giungere alla risoluzione dell'inchiesta.
Stando ai primi racconti, la banda avrebbe agito con il volto coperto con guanti, cappelli scuri e una fascia intorno al viso. Professionisti del mestiere. Non si esclude che nelle prossime ore si possa arrivare a una identificazione dei quattro, ma la strada è ancora ispida.

In realtà, solo a gennaio proprio a Teverola fu messa a segno un'altra rapina violentissima. La disoccupazione e l'uso di sostanze stupefacenti sono alla base del malessere e, quindi, dell'aumento di criminali nella schiera della malavita: arginare queste due piaghe significherebbe "tagliare le gambe" alla criminalità. Purtroppo, invece, gli episodi aumentano. Al netto delle rapina, cos'altro sta succedendo nell'agro aversano? «Il fenomeno che, secondo il mio parere, è in forte ascesa è quello dei danneggiamenti alle auto», spiega il referente di Confesercenti di Aversa, Pasquale Esposito. La criminalità spicciola: un'altra piaga della provincia di Caserta.

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Mentre a Napoli rapinatori enfant prodige esplodono proiettili per intimidire e ferire chi si oppone alla violenza, a Caserta si preferisce agire senza avere il confronto con le vittime. «Con frequenza vengono rotti finestrini per sottrarre navigatori o altri accessori all'interno - continua Esposito - fino poi ad arrivare al furto delle auto stesse. Per il resto, non mi risulta, almeno ad Aversa, che ci sia in questo periodo un sensibile aumento delle rapine».
A Teverola, invece, l'ascesa è evidente. A gennaio sembrava che si fosse vicini a una svolta sul fronte della caccia (da parte delle forze dell'ordine) alla banda dell'auto Renegade di colore verde. La gang a Teverola fu protagonista di tre raid sempre con le stesse modalità: i criminali fecero irruzione con pistole e fucile a canne mozzate e con il volto coperto. Passarono poi in azione ad Aversa, dove colpirono con la quarta rapina. Poi fu la volta di Grumo Nevano e Casandrino, nel Napoletano. Si tratta dello stesso gruppo che ha agito ieri all'Md dell'Appia center? Saranno solo le indagini a scoprirlo. Per ora, sono state acquisite le immagini delle telecamere per capire se ci sia una connessione fra i vari colpi.
 

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