Reddito di cittadinanza, centri impiego assediati

Reddito di cittadinanza, centri impiego assediati
di Mariamichela Formisano
Domenica 12 Maggio 2019, 14:13
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Sono gli operatori dei Centri per l'Impiego i primi a voler sapere cosa fare e cosa rispondere ai 16mila 346 beneficiari del Reddito di Cittadinanza di Terra di Lavoro. Perché è da giorni che rimandano indietro chi si presenta agli otto sportelli del territorio per sapere quando e come sottoscrivere il Patto per il Lavoro, considerata «conditio sine qua non» per usufruire del nuovo strumento di sostegno economico rivolto alle famiglie targato M5S.

LA MISURA
Una misura che vede tutti, operatori e beneficiari, a metà tra l'essere cavie e pionieri di una misura che tra dichiarazioni politiche e scartoffie varie, lascia pochi strumenti già operativi. E speravano di saperne di più gli otto referenti dei Centri per l'Impiego casertani che, venerdì scorso, hanno partecipato all'incontro regionale che ha chiamato a Napoli tutte le province per un confronto.

I NODI
Sul tavolo le emergenze da affrontare non sono mancate, prima tra tutte la piattaforma Silp, il portale che dovrebbe mettere in collegamento domanda e offerta di lavoro che, di fatto, ancora non esiste. E poi c'è il fatidico Patto per il Lavoro, undici pagine in formato cartaceo da consegnare agli interessati, da leggere, firmare, e portare con sé. Ed infine c'è la lista delle aziende che richiedono personale e che attendono dall'Inps un codice di assunzione che le faccia rientrare nella lista degli aventi diritto agli sgravi previsti per chi assume beneficiari del Rdc. Insomma, è tutto in alto mare e si spera che qualche dettaglio in più sul fronte operativo arrivi nel corso del prossimo incontro regionale previsto per venerdì prossimo.

LA DID
Un incontro che, si spera, accolga anche le indicazioni fornite dagli operatori dei Centri per l'Impiego soprattutto sul fronte della digitalizzazione e dello snellimento delle procedure da seguire. In primis prevedere la firma digitale su un Contratto per il Lavoro accessibile attraverso smartphone. Nel frattempo a Caserta e provincia si procede a passo spedito sul fronte DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità che i beneficiari del Rdc sono chiamati a sottoscrivere entro il primo mese dalla concessione del beneficio. Quello che non è chiaro è cosa si dovrà fare dopo, quando saranno chiamati a presenziare all'appello dei comuni per prestare due ore di lavoro al giorno in attività di pubblica utilità.

I NAVIGATOR
E intanto si aspettano i «navigator», termine suggestivo dietro al quale si profila una nuova professione tutta da scoprire. Sono state 2046 le domande pervenute entro l'8 maggio scorso, a fronte di 80 posti disponibili tra Caserta e provincia, e un contratto di due anni da 27.338,76 euro lordi l'anno, che suddiviso per tredici mensilità corrisponderebbe a un guadagno mensile di circa 2.100 euro al mese. Cosa dovranno fare non è ancora chiaro, ma una cosa è certa: prima di cantare vittoria i candidati ammessi alla selezione dovranno affrontare una prova a risposta multipla con 100 domande e 100 minuti di tempo a disposizione. I vincitori del concorso già entro giugno dovrebbero essere chiamati a sottoscrivere il contratto di lavoro, per poi affiancare le attività dei Centri per l'Impiego a caccia di posti di lavori per i beneficiari del Rdc.

LE POLEMICHE
Se è vero che saranno loro, i «navigator», i primi beneficiari di un contratto di lavoro grazie al Rdc, è altrettanto vero che il lavoro che saranno chiamati a svolgere non sarà certo semplice in una terra dove la carenza di lavoro è cronicizzata da anni. Non solo: le selezioni non si sa ancora se recepiranno le polemiche sollevatesi in queste settimane in merito ai requisiti richiesti. Due le contestazioni principali: la prima attiene al tipo di titoli selezionati che, non sempre con criterio, ne esclude alcuni ammettendone altri; la seconda punta il dito contro l'imposizione del requisito della laurea piuttosto che dare rilevanza ad esperienze pregresse nel campo della formazione e del tutoraggio. La regola prevede che, a parità di punteggio, la spunti il più giovane tra i contendenti.
 
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