Parte stasera, con la rappresentazione "Vanvitelli all'opera" (in programma nella Cappella palatina su inviti, ma visibile anche in streaming sulle piattaforme dedicate), la prestigiosa rassegna "Un'Estate da re", promossa dalla Regione e organizzata da Scabec con la Reggia e il Comune di Caserta. Un evento voluto dal governatore Vincenzo De Luca, per dare una visibilità di caratura internazionale al complesso vanvitelliano e farne uno scenario per grandi produzioni musicali. Negli anni, per la qualità delle proposte e degli artisti che in queste sette edizioni si sono alternati nel parco o nei cortili della Reggia, l'obiettivo è stato centrato in pieno. "Estate da re" è diventato un appuntamento atteso che richiama ogni anno migliaia di spettatori anche da fuori regione. «Eventi del genere che si ripetono danno il senso della continuità e creano aspettativa riuscendo a fidelizzare una fascia consistente di spettatori. Molti di questi, infatti, dopo aver partecipato una volta, ritornano volentieri, spesso portandone altri. È l'efficacia del passaparola, quando la proposta è accattivante», dice la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, che non si è fatta sfuggire l'occasione per incentivare non solo la visita al museo, ma anche la permanenza di visitatori in città.
Intanto, offrendo stasera un'apertura serale straordinaria del Museo e, poi, come è successo negli ultimi anni, attuando la promozione "Speciale un'estate da re". Si tratta della possibilità di acquistare il ticket scontato (10 euro invece di 15) per chi ha il biglietto per uno degli spettacoli della rassegna. Quest'anno, peraltro, l'accesso alla Reggia per gli spettatori-visitatori sarà consentito dal 20 luglio al 5 agosto (ovvero, due giorni prima il primo spettacolo, in cartellone il 22, e due giorni dopo l'ultimo in programma il 3 agosto). Un'ulteriore agevolazione per incentivare i turisti a rimanere in città per una notte e più. Così, mentre la Reggia, si fa, se possibile, ancora più bella e accattivante, fuori il contesto rimane deprimente e disincentivante. L'apprezzabile sforzo dei responsabili della Reggia viene, infatti, annullato dal contesto ambientale che ospiti, artisti e spettatori si trovano davanti arrivando al Museo. Il primo impatto è, infatti, quello con piazza Carlo di Borbone, ancora una volta abbandonata a se stessa. Una prateria rinsecchita, bruciata dal caldo e dalla mancanza di un sistema di irrigazione e di manutenzione, che stride fortemente con il verde intenso dei prati dei parterre nel parco reale.
Uno scarto fra il dentro e il fuori che fa ulteriormente sfigurare la città, mentre, ancora una volta, si perde un'occasione per mostrarsi in una forma migliore. Come si sa, la piazza antistante il Palazzo reale è di competenza del Comune che da mesi non riesce a risolvere il problema della sua manutenzione. Scaduti i termini del protocollo d'intesa con l'azienda Fattorie Garofalo, che, dopo avere per due anni adottato la piazza curando il taglio dell'erba, la sagomatura delle siepi, non ha rinnovato l'accordo per il mancato rispetto, da parte del Comune, di alcune condizioni previste (a tenere pulita la piazza, a innaffiare prati, piante e siepi avrebbe dovuto provvedere, appunto, il Comune), ora la piazza appare di nuovo fortemente trascurata. L'azienda Garofalo, peraltro, aveva preso il testimone da Confindustria Caserta che, sotto la guida dell'allora presidente Gianluigi Traettino, nel 2019, a sua volta, aveva proseguito un'iniziativa analoga precedentemente messa in campo, per amore della città, da un gruppo di imprenditori casertani.
Così, la questione appare sempre più complessa: difficile, allo stato dei fatti, trovare qualcuno che voglia "firmare" un'opera dai dubbi risultati. Sarebbe un ritorno di immagine tutt'altro che gratificante per chi avesse intenzione di metterci la tasca e la faccia. Eppure, ormai diversi mesi fa, sembrò che una soluzione, questa volta definitiva, si fosse trovata. L'assessore Massimiliano Marzo, infatti, assicurò: "Stiamo lavorando a un Global Service del verde che, a differenza della gestione tradizionale fatta di interventi sporadici, avrà come vantaggio la garanzia di continuità operativa e un maggiore monitoraggio dello stato del verde e dell'arredo urbano ivi presente. Naturalmente in questa gestione del verde pubblico in Global Service, rientrano altresì gli interventi di manutenzione degli impianti di irrigazione". Intenzioni rimaste tali, almeno per ora.
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