Reggia di Carditello, è la guerra
dei cavalli: arrivano i carabinieri

Reggia di Carditello, è la guerra dei cavalli: arrivano i carabinieri
di Nadia Verdile
Mercoledì 24 Luglio 2019, 12:00
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Prima un'accesa polemica, poi una grave segnalazione, quindi una denuncia. È guerra, a Carditello, sulla cura dei cavalli e la gestione dell'ippoterapia nel real sito.

I parlamentari pentastellati Nicola Grimaldi e Marianna Iorio hanno ricevuto una segnalazione da parte di un privato cittadino. «Domenica scorsa spiega Grimaldi , al mio indirizzo di posta elettronica istituzionale, è giunta la lettera di un cittadino che denunciava le cattive condizioni igienico-sanitarie e lo stato di malnutrizione dei cavalli che sono presenti nella reggia di Carditello. Nella stessa mail si indicava anche un numero di cavalli superiore a quanto previsto dalla convenzione stipulata dalla Fondazione, sarebbero 44 i cavalli là presenti».
 
Lo scorso 15 novembre era stato firmato il protocollo di intesa tra la Fondazione real sito di Carditello e l'Associazione equitazione italiana a Carditello. Grazie a questo accordo, i cavalli della razza governativa di Persano, allevati dal principe Alduino di Ventimiglia, sono da allora ospitati all'interno del sito borbonico con l'obiettivo di contribuire a recuperare l'antica vocazione del luogo. «Nella stessa giornata continua il deputato aversano , con la collega Marianna Iorio ci siamo recati a Carditello per verificare le dichiarazioni della segnalazione, ma è stato negato l'accesso alle stalle in quanto nessuno della dirigenza era presente sul sito e non erano raggiungibili telefonicamente per poter autorizzare l'accesso in quell'area interdetta per motivi di sicurezza. A quel punto ci siamo recati alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e abbiamo segnalato la questione e fatto esposto di quanto ricevuto consegnando i documenti in nostro possesso. Lunedì abbiamo informato i Nas di Caserta lasciando anche in questo caso copia di tutti i documenti in nostro possesso».

I Nas, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Maresca, sono stati ieri a Carditello. Hanno eseguito controlli infrastrutturali di routine, rilevando che le stalle necessitano di piccoli lavori di adeguamento. Per quanto riguarda gli animali, una quarantina, sono stati trovati in buone condizioni. «È stata una visita preziosa dichiara il presidente della Fondazione, Luigi Nicolais perché abbiamo avuto l'occasione di scambiare informazioni e raccogliere utili suggerimenti, soprattutto per quanto riguarda la letamaia. La loro esperienza e la nostra voglia di far bene si sono incontrate nell'interesse comune, nell'interesse dei nostri animali. Amiamo i nostri cavalli, ne abbiamo cura». Contestualmente sono scattati anche i controlli da parte dell'Asl, i cui esisti saranno resi noti a breve.

Quattro giorni fa il presidente Nicolais aveva avuto un'accesa discussione con un signore che, a suo dire membro dell'Unione nazionale incremento razze equine, in acronimo Unire, ha sollevato delle critiche e delle proposte a proposito dei cavalli ospitati nel real sito. Una discussione che avrebbe le sue radici anche nelle esperienze di ippoterapia messe in campo dalla Fondazione, per le quali questa persona avrebbe avuto interesse non soddisfatto. Fatto sta che l'ispezione programmata dei Nas ha sgombrato il campo da ogni dubbio non solo su irregolarità di fatto non riscontrate ma anche sullo stato di salute degli animali.

«L'unico problema aggiunge il presidente Nicolais è stato rilevato per un cavallo ammalato ma di questo noi non solo eravamo a conoscenza ma ce ne stiamo, come ovvio, prendendo cura». Il protocollo d'intesa siglato con l'Associazione equitazione italiana a Carditello prevede la presenza nel real sito di ventinove cavalli più quelli che nascono di tanto in tanto. Circa una decina, ad oggi, i puledrini nati nella piccola reggia.
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