Reggia di Caserta: parco reale più «green» tra verde e piste ciclabili senza sprechi d'acqua

La riqualificazione del monumento

Il parco reale della Reggia di Caserta
Il parco reale della Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Venerdì 24 Marzo 2023, 08:38
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Quando saranno terminati i lavori in corso, la fascia est del parco della Reggia che si affaccia su via Giannone sarà un'opportunità per la città: le scelte che sono state effettuate, soprattutto nella componente vegetale, daranno a chi passeggerà lungo quell'asse la possibilità di godere del verde e della bellezza. E non solo. Quella fascia del parco sarà così integrata nella città da migliorarne la percezione ma anche la fruibilità. Perciò, la città stessa, si sta attrezzando.

«La riqualificazione della parte verde e di quella architettonica di questa zona porterà con sé un miglioramento del decoro urbano e una nuova mobilità», ha osservato il sindaco Carlo Marino, nel corso della diretta facebook «Dialoghi con la Reggia», l'appuntamento mensile con il pubblico, ripreso ieri dopo un periodo di sospensione. «Come Comune abbiamo effettuato lavori di efficientamento energetico su quel tratto di strada, ma ci apprestiamo a raddoppiare la pista ciclabile che amplierà quella provvisoria che c'è ora.

Un intervento che si collegherà ai 18 chilometri di ciclovia realizzati con i fondi del Pnrr. Insomma la città cambia e si rigenera intorno alla Reggia». Da cui tutto parte, evidentemente.


«Il confine rappresentato dalla cancellata che si snoda su via Giannone può avere, ed è ciò su cui stiamo lavorando, la funzione di unire il monumento alla città. Da qui la scelta di creare un ingresso accogliente verso il centro», ha spiegato il direttore della Reggia, Tiziana Maffei, promotrice della rubrica-incontro "in diretta" con i cittadini. Il nuovo accesso, individuato di fronte alla chiesa di Sant'Antonio, sostituirà quello attuale situato sulla stessa strada e avrà, oltre alla biglietteria, i servizi e un bookshop. «Uno spostamento di pochi metri che ha un significato importante e che ha comportato scelte delicate e strategiche per migliorare il decoro della cancellata e della zona di parco adiacente. Anche se ha aggiunto Maffei tutto il perimetro del parco, da via Passionisti a via Giannone, appunto, è oggetto di accurata revisione. La cura e il rilancio del museo verde, "polmone ecosistemico per l'intero territorio", è un impegno specifico che, però, porta con sé una serie di complessità e di scelte delicate che condividiamo con esperti e professionisti». La fine dei lavori è prevista entro l'anno.

 


E gli esperti ieri erano in collegamento. Cuono Antonio Pannella, direttore dei lavori, dopo aver ricordato che i fondi dai quali si è attinto sono quelli del Fers 2007/13, ha sottolineato che «le scelte nascono dall'intento di ridisegnare il confine fra il museo e la città, come elemento di coesione». Hanno illustrato l'intervento più nel dettaglio, Florida Lella, per la parte architettonica, e Alberto Minelli, docente all'Università di Bologna, per quella vegetale. Specificando, quest'ultimo, che si è proceduto all'abbattimento solo di una o due piante che presentavano, però, problemi di sicurezza ma sempre avendo l'obiettivo di sostituirle e ripiantare altri elementi. «In un piano più generale di rinnovo pluriennale della componente arborea, da inserire in una programmazione ordinaria, che garantisce ha precisato risultati positivi non solo economici ma anche ambientali».

 

Sempre a proposito delle problematiche legate al parco e, in particolare, alla chiusura delle fontanelle che molti fruitori hanno notato, dalla Reggia spiegano che si è resa necessaria nell'ottica della revisione e ottimizzazione complessiva del sistema di distribuzione dell'acqua nel parco, in vista dei futuri interventi, ma anche per ridurre gli sprechi. Ma l'attenzione verso la tematica da parte del museo è altissima, assicurano: tre interventi del Pnrr riguarderanno l'acqua e in parte sono già in corso. Uno sarà dedicato all'acquedotto e alle sorgenti del Fizzo, un altro al nuovo impianto di irrigazione, il terzo al restauro delle fontane con studi sugli antichi impianti. Nel frattempo si è già intervenuti sull'impianto di adduzione della vasca di accumulo situata sotto l'Aperia, mentre è stato sostituito il vecchio impianto motorizzato con un sistema a caduta che consente un risparmio energetico e di spesa di oltre 30mila euro annui. Anche l'impianto di irrigazione è stato oggetto di interventi.
 

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