Reggia assediata dai piccioni, cercansi
falconiere per proteggere il monumento

Reggia assediata dai piccioni, cercansi falconiere per proteggere il monumento
di Lidia Luberto
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 08:20
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CASERTA - È un problema atavico, che si trascina insoluto da anni e per il quale si sono cercati rimedi di ogni tipo, tutti rivelatisi, poi, inefficaci. Si tratta della presenza di migliaia di piccioni nella Reggia. Ora pare, invece, che sia stato finalmente individuato il modo per arginare il danno che i volatili «reali» con i loro escrementi arrecano alla struttura, ai marmi, ai decori, alle superfici. Si tratta di un rimedio antichissimo ed ecologico, la falconeria, che non altera equilibri naturali. È stata, infatti, pubblicata la manifestazione di interesse per l’affidamento del «servizio di allontanamento storni a mezzo rapaci». Appunto, un passo avanti nell’attività di tutela del Complesso dalle componenti molteplici ed eterogenee attraverso soluzioni che contemperino le esigenze di tutela dei diversi elementi del patrimonio.


I DANNI
L’intervento contro la presenza dei piccioni è reso ancora più urgente dall’imminente conclusione degli interventi di restauro e delle iniziative di riordino e pulizia di tutti gli ambienti.

L’obiettivo è, perciò, quello di evitare che i volatili, ormai stanziali negli spazi dei cortili, del Cannocchiale, dello Scalone, del Vestibolo inferiore e di quello superiore e della Cappella Palatina, possano ancora arrecare, come è successo in questi anni, gravi danni ai marmi, agli stucchi e a tutte le superfici di pregio. Il guano lasciato dai piccioni favorisce il rapido deterioramento delle superfici lapidee e la creazione di muffe e funghi. Oltre al degrado strutturale, durante i lavori, è stato riscontrato un notevole danneggiamento estetico delle opere. Senza contare che la presenza tanto massiccia degli uccelli e dei loro escrementi sono «causa di possibili problemi igienico sanitari in relazione alla fruizione pubblica», sottolineano i responsabili della Reggia.

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I RIMEDI
Ora, proprio per non vanificare gli importanti restauri effettuati negli ultimi mesi e che hanno restituito dignità e decoro a molti ambienti, sono diventati urgenti e indifferibili interventi risolutivi, come dovrebbe essere, appunto, la falconeria, pratica venatoria basata sull’uso di falchi o altri uccelli rapaci per catturare prede, solitamente altri uccelli. Un metodo poco invasivo e assolutamente sostenibile, soprattutto in un luogo complesso come la Reggia. Peraltro le caratteristiche architettoniche del monumento, con i suoi numerosi cornicioni, travature, volte, nicchie e statue non consentono, sia dal punto di vista economico sia estetico e funzionale, di operare con dissuasori meccanici o elettrificati. Insomma, nessuna delle tante possibili soluzioni individuate finora è sembrata sufficientemente funzionale. Né tantomeno è stato possibile agire con interventi mirati o parziali, che costituirebbero, comunque, una soluzione solo temporanea.


IL SERVIZIO
Il servizio falconeria, invece, sembra avere tutte le caratteristiche per essere efficace. La presenza dei rapaci contrasterà l’infestazione dei piccioni e li allontanerà stabilmente dalla Reggia. L’utilizzo dei volatili predatori, opportunamente addestrati, consente di sfruttare il naturale istinto di autoconservazione dei piccioni e nel tempo induce le colonie ad andare via. La procedura per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse verrà svolta con modalità telematiche ed è consultabile al link https://reggiadicaserta.tuttogare.it/archivio_indagini. La durata della fornitura sarà di tre anni. Tutti gli atti sono pubblicati sul sito istituzionale della Reggia di Caserta http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it/ nella sezione «Bandi e contratti».

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