Reggia di Caserta, la nomina
del nuovo direttore tra ritardi e silenzi

Reggia di Caserta, la nomina del nuovo direttore tra ritardi e silenzi
di Lidia Luberto
Lunedì 13 Maggio 2019, 09:26
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Il conto alla rovescia per la nomina del nuovo direttore della Reggia dovrebbe essere terminato da un pezzo. Invece, dal Ministero non è arrivata ancora nessuna decisione sul successore di Mauro Felicori, né sembra esserci stata alcuna accelerazione, neppure dopo l'appello del presidente della regione Campania De Luca che chiedeva rapidità di scelta.

Eppure le procedure di selezione per l'individuazione del futuro dg sono concluse da tempo: la commissione esaminatrice ha individuato da oltre un mese le tre figure professionali, Tiziana Maffei (direzione Icom, l'organizzazione internazionale dei musei, architetta, docente a contratto all'Università di Bologna), Mario Epifani (storico dell'arte e attuale direttore dell'Armeria reale di Torino) e Francesco Palumbo (direttore generale mibac, esperto in promozione turistica), tra le quali dovrà venire fuori il nome del nuovo direttore. Manca però ancora l'ultimo step che spetta al Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, a cui è demandata la scelta finale. E per la verità anche questo passaggio è già stato superato: il titolare del dicastero ha incontrato i tre aspiranti e i colloqui si sono conclusi lo scorso fine settimana.

 

Prima di sciogliere la riserva, Bonisoli ha voluto, infatti, intervistare i candidati, come ha informato il Mibac in una nota. Le procedure per la nomina del nuovo direttore erano cominciate a seguito del bando internazionale emanato con Decreto del 23 novembre 2018, che interessava non solo la Reggia ma anche le Gallerie dell'Accademia di Venezia e il Parco archeologico di Pompei (tutti istituti di livello dirigenziale di prima fascia).
Alla scadenza dei termini, il 22 dicembre, il monumento casertano risultò il più gettonato con ben 77 candidati alla valutazione della commissione esaminatrice, contro i 69 candidati alla direzione dell'Accademia di Venezia e ai 48 per il Parco archeologico di Pompei. A verificare ed esaminare i requisiti in possesso dei candidati, fu una Commissione di cinque esperti nel settore dei beni culturali, che scelse la terna di candidati per ciascun sito. Ovviamente, per la nomina dei direttori ci sono da rispettare procedure burocratiche, ma anche variabili, di carattere tecnico-procedurale. Fra le altre, quella che riguarda direttamente uno degli aspiranti al ruolo di direttore del monumento casertano, ovvero, l'architetta Tiziana Maffei, inserita non solo nella terna relativa alla Reggia, ma anche in quella del Palazzo reale di Genova, che è, però, un istituto di livello dirigenziale di seconda fascia. Chissà allora che le scelte fra i dirigenti degli istituti di primo livello e quelli di secondo non avvengano contestualmente (anche perché queste ultime spettano non al ministro ma al direttore generale dei musei Antonio Lampis, attuale direttore ad interim della Reggia).

Una soluzione che potrebbe velocizzare la conclusione dell'iter e riuscire ad attuare le intenzioni del ministro che punta a riempire tutte le caselle entro la fine di maggio. Di sicuro anche dopo l'indicazione ufficiale del successore di Mauro Felicori, l'insediamento non sarà immediato. La nomina, come avviene per tutte quelle dell'amministrazione pubblica, dovrà infatti seguire il normale iter burocratico e ottenere il via libera della Corte dei Conti. Ciò significa, facendo calcoli inevitabilmente approssimativi, che l'insediamento del nuovo direttore non potrà avvenire prima di giugno-luglio, al più presto, salvo accelerazioni o complicazioni che al momento è impossibile prevedere.
 
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