Reggia di Caserta, l'ultimo scandalo:
tuffi nel Giardino inglese postati sui social

Reggia di Caserta, l'ultimo scandalo: tuffi nel Giardino inglese postati sui social
di Lidia Luberto
Sabato 30 Luglio 2022, 11:00 - Ultimo agg. 14:18
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La Reggia violata. Di nuovo. Dall'inciviltà, dalla maleducazione, dalla mancanza di rispetto per la bellezza e i beni comuni. Anche questa volta protagonisti sono stati alcuni ragazzini che si sono tuffati in uno dei corsi d'acqua che scorrono nel Giardino inglese del Parco vanvitelliano. Una bravata? Ormai non è più possibile definire così episodi del genere che si ripetono da anni, certo anche a causa della scarsa sorveglianza per carenza di personale. Ma neppure si può pensare di avere custodi o telecamere in ogni angolo dell'immenso spazio verde. E neppure sarebbero sufficienti a controllare e a impedire situazioni di questo genere. Come se non bastasse a rendere ancora più grave e increscioso l'episodio, l'«impresa» è stata ripresa con un telefonino dagli stessi componenti del gruppo e le immagini postate su Tik Tok. Un video, peraltro, cliccatissimo e «commentato» dagli stessi protagonisti: «Sul ponte nella Reggia di Caserta», dice, infatti, uno dei ragazzi prima di tuffarsi nell'acqua tra le grida, le risate, gli applausi degli altri. 

Un episodio, questo, che, per la verità, è solo il più recente di una lunga serie di avvenimenti simili.

Era il 2 luglio 2011, quando, addirittura una scolaresca si tuffa nell'acqua sulla sommità della cascata della Reggia, noncurante del fatto che l'area sia interdetta ai turisti perché pericolante. Uno dopo l'altro i ragazzi si gettano nell'acqua, rischiando anche di farsi molto male perché l'acqua, in quel punto, è alta solo mezzo metro e c'è la presenza di rocce.

Anche quella volta, però, nessuno se ne accorge, ma la scena viene ripresa dai turisti presenti e postata sui social diventando virale e scatenando un coro di commenti e di polemiche. Mentre a nulla servono le giustificazioni che arrivano dalla Soprintendenza che sottolinea l'impossibilità di effettuare lavori nella zona e di controllarla meglio a causa della mancanza di fondi. Analoga situazione si verifica il 28 agosto 2015. Allora la Soprintendenza arriva addirittura a chiudere la fontana di Diana e Atteone, dopo la pubblicazione su Facebook delle foto di ragazzi che fanno il bagno nella cascata della fontana. «Alcuni ragazzi - fu la spiegazione della Sovrintendenza - arrivano anche dall'esterno della Reggia, nella quale entrano attraversando il bosco di San Silvestro», mentre nel Parco, che si estende per oltre 120 ettari, sono in servizio al massimo sette custodi per turno. 

Video

Sembra davvero che nulla cambi attesa la ancora grave carenza di personale, peraltro, a più riprese denunciata dalla stessa direzione della Reggia. Ancora più mediaticamente eclatante il tuffo, nell'ottobre del 2019, di Paolo Sforza che ammanta di motivazioni politiche il suo gesto. «Dopo la morte del capo dell'Isis Al Baghdadi ho deciso di tuffarmi per dimostrare quanta poca sicurezza ci sia», dice, ai microfoni del programma Mediaset «Le Iene», Sforza che su Instagram si definisce «broker, influencer e consulente di moda e italian dandy». Nel video da lui stesso pubblicato, lo si vede entrare in auto nella Reggia e tuffarsi nella fontana. «È ghiacciata, frà!», dice alla telecamera. Poi si arrampica sulle statue in marmo, si dà una sciacquatina mimando azioni che non sappiamo ben interpretare. E spiega la ragione del suo gesto in un commento: «Ho dimostrato con un gioco come nella mia città potrebbe tranquillamente succedere una tragedia. Meno male che sono un broker e non un terrorista o un male intenzionato. Vergogna Caserta!».

Peraltro, Sforza non era nuovo a gesti simili: a luglio si era già tuffato con un completo nero e una maschera nella fontana di Trevi. In questo caso, diceva, per sodalizzare con gli imprenditori stritolati dalla crisi. Pochi giorni dopo, stessa cosa ma vestito da senatore dell'antica Roma. Insomma, tutto come sempre. 

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