Reggia, Cgil-Cisl-Uil contro Maffei
per la gestione del personale

Reggia, Cgil-Cisl-Uil contro Maffei per la gestione del personale
di Lidia Luberto
Venerdì 18 Dicembre 2020, 21:35 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 18:40
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CASERTA - Le segreterie Cgil, Cisl, Uil, Flp, Confintesa, Unsa, Usb della Reggia hanno diffuso ieri un articolato documento nel quale denunciano “anomalie gestionali” che “si susseguono da alcuni mesi presso la Reggia”. Nella comunicazione si fa riferimento al concerto registrato da Muti nel Teatro di corte il 15 dicembre e per il quale il direttore Maffei ha chiesto solo il 13 dicembre “un’adesione del personale a svolgere le ore di servizio di vigilanza nella forma di prestazione di lavoro straordinario retribuita nelle giornate del 14 e 15 dalle 19 alle 24”, concedendo ai lavoratori solo “18 ore e 7 minuti per partecipare (sulla base di una mail inviata la domenica pomeriggio)”. Sottolineano, poi, che i sindacati non sono stati informati dalla dirigente e che ”l’interpello, di fatto, bypassa la normale attività in “conto terzi” che dovrebbe configurarsi come regola, soprattutto quando l’evento è organizzato da una SpA (Scabec) e da una fondazione (Ravenna Festival) che dichiarano a bilancio un valore della produzione rispettivamente di 7 e 10 milioni di euro, configurando in tal senso anche un danno erariale perché si è consentito l’uso di spazio estremamente delicato a fronte di un mancato canone di concessione“.

Inoltre, i sottoscrittori del documento rilevano che la comunicazione in questione, “predisposta senza prevedere alcun coinvolgimento delle OO.SS”, e che si “continua a non ottemperare a questi obblighi”, mentre è rimasta “lettera morta” la petizione perché “all’interno del Comitato Covid-19, sia garantita la rappresentatività della RSA” e che ancora ”i verbali degli incontri vengono inviati anche dopo un mese” e che “nonostante le richieste ancora non è stata concessa una sala sindacale”. Mentre denunciano il ritardo con cui verranno pagati i lavoratori per i progetti locali a causa della “disorganizzazione amministrativa che regna alla Reggia”.

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