Sono circa 151 i posti letto impegnati sui 217 disponibili in tutta la provincia di Caserta. Tre i presidi ospedalieri dedicati all'assistenza Covid, quello di Maddaloni, l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano e il Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Al netto dei tre nosocomi, ogni presidio del territorio ha un percorso dedicato ai pazienti positivi e un Pronto soccorso che può ricevere il paziente infetto con problemi particolari, poi, eventualmente, da trasferire una volta gestite le emergenze. Sono in questo momento oltre 33 mila gli ammalati in Terra di Lavoro, ma, per fortuna, solo una minima parte necessita di un'assistenza ospedaliera. L'Asl, guidata dal manager Ferdinando Russo, e l'Aorn casertana, guidata dal manager Gaetano Gubitosa, fanno fronte non soltanto ai contagiati casertani ma anche a quelli di altre province, mettendo a disposizione i propri letti nella rete assistenziale regionale dedicata all'emergenza Coronavirus.
Il timore di tutti i vertici è quello che, stando alle esperienze precedenti e alla statistica, ci sia un aumento di ricoveri dopo il picco di contagi. Una paura che si cerca di scongiurare lavorando sulle dimissioni e sulla gestione dei pazienti presi in carico a livello domiciliare, grazie al lavoro dei Team Covid. Il presidio indicato fin dall'inizio dell'emergenza come quello assegnato all'assistenza Covid è quello di Maddaloni. Qui fin dalla prima ondata diversi lavori di adeguamento sono stati svolti e ora ha disponibili 85 letti, di cui 15 della Terapia intensiva.
Altro nosocomio messo a disposizione dell'Asl casertana è quello sammaritano, il Melorio, guidato da Giuseppe Rota. Questo presidio già prima dell'estate scorsa è stato predisposto per l'assistenza Covid. Dopo la riconversione all'ordinaria amministrazione in questa scorsa estate, ora il Melorio torna ad essere operativo per la pandemia. Sono 50 i posti letto dedicati, tra terapia sub intensiva e degenza ordinaria. Fino ad ora i 25 pazienti ospitati hanno impegnato i letti della degenza ordinaria, ovvero quelli di un'assistenza a lieve e media intensità, senza ossigenoterapia ad alto flusso. Anche ora l'ospedale, cruciale per un bacino di utenza decisamente ampio, tornerà operativo per l'assistenza no Covid nel momento in cui rientreranno i numeri del contagio e il picco di infetti. Comunque sia, i pazienti positivi al Covid con particolari criticità, anche non legate all'infezione, possono riferirsi all'unico presidio indicato come Dea di secondo livello, ovvero l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.
Anche questa struttura, in questi ultimi giorni ha dovuto rimodulare l'offerta assistenziale Covid, così come da invito dall'unità di crisi regionale. Ora sono 82 i posti letto dedicati, di cui 75 impegnati. E' già qualche giorno che questo numero non varia, grazie ad una compensazione tra i nuovi accessi e le dimissioni. Agli 82 posti, poi, da ieri si sono aggiunti i 14 posti letto della Cardiologia Covid, un reparto specializzato per i problemi cardio vascolari di pazienti infetti. L'azienda ha rimodulato l'offerta assistenziale garantendo però ai positivi un'ulteriore specializzazione, quella cardiologica, senza sacrificare l'offerta no Covid. Esiste infatti un altro reparto cardiologico con venti posti letto dedicato ai pazienti non affetti da Covid. Inoltre, il san Sebastiano ha disponibili 13 posti letto della Terapia intensiva, di cui uno neonatologico. In realtà, per avere disponili tanti posti letto, la direzione aziendale ha dovuto eseguire due accorpamenti, vale a dire quello della Day Surgery e della Chirurgia generale da un lato, e quello dell'Otorinolaringoiatra e il reparto Maxillo-facciale. In questo modo anche le risorse mediche e infermieristiche sono state riorganizzate per assicurare l'assistenza ai pazienti positivi al Covid.