Revisori dei conti eletti, bagarre sulla segretezza

Le interrogazioni si problemi legati al decoro urbano, pulizia e smaltimento dei residui delle caditorie e manutenzione

In aula
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di Mariamichela Formisano
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 08:46 - Ultimo agg. 08:47
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Degrado urbano in località Vaccheria, pulizia e smaltimento dei residui delle caditoie cittadine, eccesso di calcare nell'acqua potabile, manutenzione dell'immobile di via San Carlo 12, vigilanza armata e caffetteria al Belvedere di San Leucio, riorganizzazione degli uffici comunali delegati all'urbanistica. Queste le interrogazioni che ieri mattina sono arrivate agli assessori dell'amministrazione Marino dai banchi dell'opposizione nel corso del consiglio comunale, che ha eletto il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, individuato in Giuseppe Baldi, e nominato i componenti del Collegio dei Garanti per i Referendum Comunali eleggendo Daniela Rossetti (sostenuta dall'opposizione), Gianmarco Carozza e Luca Di Maio.

Dopo un lungo scontro, che ha alzato i toni sulla mancata garanzia di segretezza del voto, è toccato al presidente del Consiglio Roberto Gentile e al segretario Comunale ripristinare l'ordine, rimarcando l'avvenuta osservanza del regolamento comunale.

Ma gli strascichi dello scontro sono rimbalzati nella nota diffusa dal consigliere Paolo Santonastaso a valle del Consiglio: «Nonostante la modalità di voto prevista fosse segreta - quasi tutti i consiglieri dimaggioranza, e per la minoranza il solo consigliere Giovine - hanno espresso la propria preferenza scrivendo sull'apposita scheda dinanzi alla postazione in cui sedeva il sindaco, nonostante l'ampiezza dell'aula e la facoltà di spostarsi nell'anticamera consentissero di manifestare la propria scelta rispettando a pieno i crismi della segretezza. Considerando tale gesto illegittimo, l'ho fortemente contestato insieme ad altri colleghi di minoranza, oltre che sotto l'aspetto formale, soprattutto per il significato politico. Altrettanto gravi ritengo siano state le parole del sindaco Marino, che a microfono acceso, non condividendo naturalmente il mio pensiero, ha dichiarato ai presenti testualmente «Non sono mica il Duce, né sono di Fratelli d'Italia». Fermo restando che appartenere a Fratelli d'Italia costituisce per me un onore, il senso dispregiativo che il sindaco ha voluto attribuire all'anzidetta espressione si commentada solo ed è molto grave che provenga da chi ricopre il ruolo di primo cittadino nella mia amata città oltre ad essere presidente dell'Anci Campania».


Dopo le polemiche la parola è passata ai temi sulla città: sul degrado urbano di Vaccheria, il consigliere Donato Aspromonte ha ottenuto rassicurazioni dall'assessore ai lavori Pubblici Massimiliano Marzo: «L'attenzione alle frazioni è massima. Abbiamo programmato una serie di interventi anche in quel di Vaccheria. Su tutti il rifacimento dell'asfalto della ex S.S. Sannitica San Leucio-Vaccheria per il quale abbiamo già aggiudicato i lavori e che, dunque, partirà a breve. Poi nell'ambito del Pnrr abbiamo ottenuto un finanziamento di 160mila euro per gli interventi di riuso e rifunzionalizzazione della Piazza Madonna delle Grazie, e ricordo che entro il mese di marzo 2023 dovranno iniziare i lavori». L'assessore Marzo ha anche risposto al consigliere Maurizio De Rosso sullapulizia delle caditoie, annunciando che alle 3500 già pulite se ne aggiungeranno altre 4000 grazie a fondi appena stanziati. Chiarimenti di Marzo anche alle due interrogazioni poste da Raffaele Giovine, quella sull'eccesso di calcare nell'acqua di Caserta, e quella sull'immobile comunale di via San Carlo 12, residenza economica che versa in condizioni strutturali preoccupanti e per la quale l'Amministrazione si è impegnata a fornire quanto prima risultati positivi accogliendo anche l'invito di «Caserta Decide» affinché s'istituisca l'Osservatorio della Casa. Sulla questione acqua, invece, Marzo si è limitato a riferire i dati rassicurati prodotti da Italgas, riportando la notizia informale ottenuta da Italgas secondo la quale l'acqua di Caserta, per anni considerata la migliore d'Italia, non è più quella delle fonti beneventane ma quella dei pozzi intorno ad Acerra. Da qui la richiesta di Giovine affinché si promuova un incontro chiarificatore con l'ufficio Regionale competente.


Sulla vigilanza armata e caffetteria al Belvedere di San Leucio, invece, il consigliere Del Rosso ha chiesto che il servizio di vigilanza armata al Belvedere di San Leucio venga posto ad esclusivo carico dell'Università Vanvitelli e al futuro bar/ristorazione previsto, mentre l'intervento dell'assessore Maietta ha scardinato i dubbi posti dal consigliere Napoletano sulla validità delle rotazioni di personale negli uffici comunali ma non quelli sulla lentezza delle pratiche scaricate e non evase dall'ufficio Urbanistica.
 

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