Non si riesce ad alzare un muro contro il fenomeno delle truffe. Da tempo, nell'alto Casertano la stagione dei raggiri è fiorente per gli sciacalli del «porta a porta» o del web. Ma nelle ultime settimane si registra un'escalation inedita che dalla valle del Volturno ai piedi del Matese colpisce tutti, senza fare distinzione tra anziani, famiglie in difficoltà e professionisti.
L'ultimo caso arriva da Pignataro, dove su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere i carabinieri della locale stazione, aiutati dai colleghi di Napoli-Secondigliano, hanno arrestato un truffatore di anziani.
Fondamentali sono stati i filmati delle telecamere di videosorveglianza cittadina, che hanno immortalato l'auto usata per la fuga. E dopo cinque mesi di indagini l'uomo (ora ai domiciliari) è stato arrestato, mentre ancora si cerca il complice. D'altronde, poco più di un anno fa a Pignataro Maggiore si registrò una truffa che potrebbe entrare nel guinness dei primati per l'entità del bottino. Tutto comincia all'ora di pranzo, quando al telefono di un 78enne arriva una chiamata. «Pronto, dobbiamo consegnare un computer per suo nipote. Possiamo passare tra 10 minuti?» L'uomo crede al raggiro, anche quando la persona dall'altra parte della cornetta parla di un pagamento alla consegna. La cifra? Tredicimila euro. Dopo pochi minuti, un'altra persona bussa alla porta con un pacco. Consegna la merce e prende i soldi dalle mani dell'anziano, ignaro di tutto. Ma nel pacco c'è del sale.
A Pietravairano circa un mese fa una coppia di 80enni è stata derubata di circa mille euro in contanti e di oggetti in oro. Come accaduto in altre occasioni ad attivare la truffa è una telefonata, con la quale uno sconosciuto riesce a convincere gli anziani ad elargire una somma di denaro per salvare il figlio. Poco dopo, nell'abitazione si presenta un finto postino, che riceve il malloppo e l'oro. Solo quando la coppia si mette in contatto con i familiari capisce di essere stata ingannata, ma ormai è troppo tardi. A raccogliere la denuncia sono stati i carabinieri della stazione di Vairano Scalo che stanno indagando sul caso e che sono alle prese anche con altri tipi di truffe, quelle online. A Vairano Patenora, infatti, un professionista è finito in un vortice di hackeraggi capaci di violare il profilo facebook e di utilizzare la carta di credito per acquisti online. A svelare il raggiro un messaggio di allerta ricevuto durante la notte sullo smartphone. Tra Piedimonte Matese e Alife, invece, sono 480 le famiglie in difficoltà economica che hanno denunciato di essere state truffate da una coppia: «Abbiamo dato documenti a una persona che conoscevamo e ora risultiamo noi i truffatori».