Guerra vera agli incendi. Gli agricoltori, i residenti e le aziende zootecniche si organizzano. Hanno un obiettivo comune: «Colpire e fermare i piromani, gli speculatori, soprattutto bonificare le aree collinare abbandonate e spegnere i roghi subito dopo l'innesco». È la concreta «lotta preventiva agli incendi fai da te»: avviata e già completata la pulizia del sottobosco, di parte degli alberi della forestale che circondano il Santuario di S.Michele, e di tutte le aree collinari confinanti con le abitazioni del centro storico pedemontano (quartiere medioevale dei Formali), con aziende zootecniche con più di 50 capi di bestiame e il santuario del San Salvatore. Altro che vincoli ambientali imposti dal comune, e già da otto anni sottoposti a riqualificazione: sono state costruite strade tagliafuoco, muretti a secco contro l'avanzata della fiamme, rimossi cespugli, aree incolte e sterpaglie a rischio.
Costruito un sistema naturale di protezione e sbarramento a tutela di quattro ettari di bosco ceduo, otto ad oliveto e tutti i fondi collinari confinanti con le abitazioni del centro storico pedemontano.
Il sindaco Andrea De Filippo ha rinnovato due ordinanze. La prima: «Tutti i suoli percorsi dal fuoco dovranno rimanere inalterati per i prossimi 10 anni». In aggiunta, non potranno avere una destinazione diversa da quella preesistente agli incendi per almeno 15 anni. Per 10 anni, invece, sarà vietata pure la realizzazione di edifici e opifici. Là dove c'è solo cenere, quindi dappertutto, «sono vietate per 5 anni le attività di rimboschimento e d'ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche». La seconda ordinanza riguarda la chiusura del castello e dell'area fortificata. Troppi rischi a causa del «pericolo crollo (manufatti e costoni rocciosi) anche sulle aree residenziali». Su impulso della Procura della Repubblica, interdetti ancora gli «accessi, ancora aperti, per i monumenti» con l'ordine di realizzare «interventi di eliminazione di tutti i pericoli derivanti dai crolli dei monumenti degli edifici limitrofi».