Dopo aver alzato il gomito è venuta a galla una vecchia ruggine legata, secondo indiscrezioni, a uno sguardo di troppo a una ragazza. Così è scoppiata una rissa senza precedenti. Momenti di panico, nella tarda serata di sabato, in un centralissimo locale di Arienzo, frequentato da giovani specialmente nei fine settimana e da sempre centro della movida della Valle di Suessola e dei comuni del basso beneventano.
Intorno alle 23, sono cominciate a volare alcune sedie, diverse bottiglie e piatti di vetro, ma il tutto è avvenuto dopo una serie di spintoni fra alcune persone. La baruffa si è spostata all'esterno del locale dove, ad assistere alla lite, sono stati anche alcuni residenti del posto che, affacciati a balconi e finestre a causa delle urla, imploravano i giovani uomini e donne comprese di smettere di picchiarsi. «C'erano anche un paio di ragazze che non risparmiavano spintoni e calci in qualsiasi parte del corpo. Alcuni si rincorrevano per poi prendersi a calci e pugni», dicono ora alcuni testimoni che risiedono nei pressi del locale e che, ogni sabato, sono costretti ad ascoltare gli schiamazzi che durano fino all'alba. Protagonisti della rissa, due gruppi di giovani tra i 20 e i 25 anni, entrambi di San Felice a Cancello; all'interno del locale, però, c'erano anche alcuni minorenni del posto che, a un certo punto, hanno allertato i genitori chiedendo aiuto. «Venite a prenderci - avrebbero detto qui è un pandemonio». Avevano paura che la situazione degenerasse, visto che gli animi erano abbastanza accesi. Uno dei giovani, mentre litigava, appunto, con un coetaneo della fazione opposta, è rimasto ferito alla testa, colpito da una bottiglia di vetro. Con il cranio insanguinato continuava a picchiare un altro giovane; poco dopo è stato prima soccorso e poi trasportato all'ospedale Civile di Caserta dove lo hanno prima medicato e poi messo anche alcuni punti di sutura, vista la ferita abbastanza profonda.
Il giovane è stato trattenuto alcune ore per gli esami di routine e per scongiurare che avesse riportato qualche conseguenza dalla ferita. Un episodio davvero scioccante per chi ha assistito, senza poter dare una mano. Non è la prima volta purtroppo, specialmente negli ultimi tempi, che si verificano vicende simili. Un episodio simile si è verificato qualche mese fa sempre ad Arienzo. A pochi passi da un esercizio commerciale due bande si sono scazzottate. I giovani, anche in questo caso, erano di San Felice a Cancello. Due dei quattro finirono direttamente allo Psaut dell'ospedale Ave Gratia Plena di via Roma dove se la cavarono alcuni punti di sutura e uno con la rottura di un atto superiore. La verità è che da due settimane, le due bande di giovani che hanno litigato sabato sera, una di San Felice a Cancello centro e l'altra di Talanico, si stuzzicano alla prima occasione; stavolta, uno sguardo di troppo è stato come una goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ieri mattina, alcuni arienzani stanchi di quanto si è registrato, dopo una notte insonne e di paura, hanno affisso un cartello sparito poi dopo meno di un'ora nei pressi del locale e a pochi passi dalla piazzetta centrale, sul quale c'era scritto a chiare lettere che «sul territorio di Arienzo non era gradita più la presenza dei sanfeliciani». Da tempo, oramai, c'è una sorta di rottura tra i due comuni suessolani, proprio per queste vicende che si registrano troppo spesso e che vedono come protagonisti i giovani di San Felice a Cancello. Anche nel periodo natalizio, non sono mancate scazzottate e risse, anche se di piccola entità, sempre sul territorio di Arienzo e che vedevano al centro della polemica persone del comune limitrofo. In qualche caso sono intervenute anche le forze dell'ordine e sono scattate alcune denunce. Intanto, il locale dove è iniziata la rissa di sabato sera ha registrato diversi danni.