C'è chi già urla al satanismo, chi - pur senza minimizzare - parla di vandalismo. Tutti, però, in paese sono concordi: è una follia. La scoperta è stata fatta la mattina di venerdì, quando alcuni residenti e il custode si sono accorti che nel cimitero era accaduto qualcosa. Tombe sfregiate, piante e lumini a terra, un crocefisso annerito con la vernice spray, la stessa usata per disegnare simboli esoterici e per scrivere bestemmie. Questo lo scenario che si sono ritrovati davanti agli occhi i parenti dei defunti. Immediatamente è stata inoltrata segnalazione agli amministratori comunali, che si sono recati sul posto per una prima verifica. È stato poi il sindaco Antonio Conca a sporgere denuncia ai carabinieri della locale stazione, che hanno poi fatto un sopralluogo ed eseguito i rilievi.
Non lontano, invece, anche la preziosa chiesa dell'Annunziata risalente al 1322 sarebbe stata sfregiata sui lati esterni, probabilmente dallo stesso gruppo di ignoti.
E poi c'è chi ricorda lo spettro delle messe nere nel Casertano: nello spazio antistante la cappella del cimitero di Dragoni vennero ritrovati cerchi, ceri, croci e simboli tracciati con la cenere. Sulle colline fra Calvi Risorta e Rocchetta e Croce un escursionista fu testimone di un rito in cui venne sacrificato un cane a cui fu mozzata la testa. A Pietravairano, su Monte Cajevola, alle spalle del santuario della Madonna del Calvario, venne tracciata sul terreno una grossa stella a cinque punte con una croce di legno e la didascalia «morte sepolta», oltre un cappio sporco di sangue. A Roccaromana, invece, nel 2009 uno degli episodi più evidenti e macabri: nell'antica chiesa «Ave Grazia Plena», incastonata nella vecchia struttura ospedaliera della città, le lastre di marmo che ricoprivano le sepolture vennero divelte, le casse con le ossa e le ceneri dei defunti sventrate e il loro contenuto sparso sul pavimento. Alcuni resti umani in modo particolare un teschio furono utilizzati per la celebrazione di un probabile rito satanico. Non solo: la pietra sacra dell'antico altare fu rimossa e scaraventata all'esterno della chiesa, mentre su un tavola staccata dal coperchio di una delle bare era stata incisa con un coltello il numero 666, rappresentazione della Bestia, della Terra, dell'Anticristo.