Rogo distrugge azienda ferito vigile del fuoco

Incendio in azienda del polo calzaturiero, pompiere travolto da un'onda d'urto e ferito

Rogo distrugge azienda ferito vigile del fuoco
di Nicola Rosselli
Domenica 7 Maggio 2023, 09:59 - Ultimo agg. 19:00
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Corto circuito o matrice dolosa? Non sono ancora note le cause che, poco dopo le 13,30 di ieri, hanno provocato un incendio di vaste proporzioni a un capannone del polo calzaturiero Consorzio Unica, nella zona industriale Aversa nord, nel Comune di Carinaro. Le fiamme, divampate intorno alle 13,37, sarebbero partite dall'azienda Pmp che occupa un'ala della struttura destinata a deposito di pellami, per poi estendersi alla vicina Oxmox Italy che, invece, produce scarpe. Entrambe farebbero capo a un unico proprietario. Il primo capannone si estende su una superficie di 2500 metri quadrati.

La natura delle merci presenti nel capannone investito dalle fiamme ha alimentato il fuoco che si è subito contraddistinto provocando una densa nube grigia, visibile a diversi chilometri di distanza.

In buona parte dell'agro aversano, nei comuni ad est, sono stati in molti i cittadini che hanno scelto di rimanere in casa. Un invito analogo era venuto anche dal sindaco di Carinaro, Nicola Affinito, che si è subito attivato giungendo sul luogo del disastro. Tante le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta che sono intervenute con l'aiuto dei distaccamenti di Aversa, Marcianise e Mondragone.

Durante le operazioni di spegnimento, un vigile del fuoco è rimasto ferito lievemente da un'onda d'urto mentre faceva il suo ingresso nel capannone ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del 118, per poi essere trasferito al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa. «Le sue condizioni non risultano preoccupanti». Sul posto erano presenti, oltre al sindaco di Carinaro, Nicola Affinito, la polizia locale, i carabinieri della stazione di Gricignano d'Aversa e quelli della compagnia di Marcianise coordinati dal capitano Lucio Pellegrino.

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L'incendio è stato domato solo a tarda sera, mettendo la zona interessata in sicurezza e facendo in modo che eventuali piccoli focolai non si propagassero ad altri stabilimenti del Consorzio Unica. Certo è che ilo disastro s'inserisce all'interno di una lunga scia di episodi simili. Episodi per molti dei quali non si è mai saputa la reale causa delle fiamme.

In questa occasione c'è un punto che insospettisce: l'incendio si è sviluppato di sabato, a ora di pranzo. Un momento morto che vede calare, fisiologicamente, la sorveglianza. E poi, all'interno dello stabilimento non c'erano addetti. Questi e altri indizi lasciano in sospeso molti interrogativi e farebbero propendere per la matrice dolosa. Una ipotesi tutta da provare, mentre sia i tecnici dei vigili del fuoco che i carabinieri della compagnia di Marcianise, che indagano sull'accaduto, stanno ancora indagando. Nelle prossime ore, i militari, su delega dei magistrati della Procura di Napoli Nord, competente per territorio, dovrebbero ascoltare il titolare per sapere se ci siano state minacce o eventuali richieste estorsive e se i due opifici fossero o meno coperti da assicurazione contro i danni causati da incendio.

L'attenzione delle associazioni ambientaliste della zona di Gricignano di Aversa, Carinaro e Teverola, e non solo, è nuovamente rivolta alle criticità di un insediamento industriale con decine di industrie potenzialmente pericolose e dannose per l'ambiente, a poche decine di metri dalle prime abitazioni dei tre comuni interessati. Non a caso, anche ieri sera è giunto l'ennesimo invito a tenere chiuse le porte delle case in attesa dell'esito dei rilievi che hanno effettuato i tecnici dell'Arpac, nel tardo pomeriggio di ieri. Associazioni che sono sempre allerta in questi ultimi mesi, anche con diverse manifestazioni, per evitare che proprio nella zona industriale di Aversa Nord, nel territorio del Comune di Gricignano di Aversa, possa sorgere un biodigestore con il via libera della Regione Campania.
 

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