Ruba auto e aggredisce
passante, il pm: niente arresto

Ruba auto e aggredisce passante, il pm: niente arresto
Martedì 28 Settembre 2021, 16:48 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:12
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Danneggia un'automobile parcheggiata per strada a Castel Volturno rompendo il finestrino e rovista all'interno sperando di trovare qualche oggetto da rubare. Subito dopo rompe il finestrino di una seconda auto in sosta nella stessa zona, che poi ruba e con la quale inizia un delirante viaggio di quaranta chilometri con destinazione Napoli, durante il quale si rende responsabile di almeno due incidenti, causando grossi danni che hanno interessato tutti e quattro lati della vettura. Fino a quando, urta anche un marciapiedi, rompendo così la coppa dell'olio, fonde il motore ed è costretto a fermarsi.

Abbandona il veicolo diventato ormai un rottame al centro della carreggiata del corso Meridionale e aggredisce un passante su una bicicletta, cercando di rapinargli il mezzo. Ma il malcapitato riesce a scappare a bordo della suo mezzo elettrico. A questo punto il farabutto cerca di aggredire anche il gestore di un vicino bar che aveva assistito alla tentata rapina. Ma nello stesso momento transita lungo la sede viaria una volante della polizia che blocca il folle balordo, nonostante i tentativi di resistenza agli agenti. La polizia, dopo una breve colluttazione, riesce ad ammanettarlo e farlo sedere nell'auto di servizio. Qui, prima di essere condotto in commissariato in stato di fermo, con forti calci danneggia lo sportello della volante. Dalle generalità fornite, gli agenti identificano il soggetto che risulta essere un pluripregiudicato, con precedenti penali lunghi come la Divina Commedia, e posto attualmente in regime di obbligo di firma quotidiana presso la caserma dei carabinieri del comune dove si è reso protagonista del furto d'auto.

Eppure tutto questo, per il giudice della procura partenopea che segue il caso, non basta affinché sia convalidato il fermo. Danneggiamento, furto, tentata rapina, aggressioni, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e chissà quanti altri reati, senza voler considerare la flagranza, che per il giudice napoletano non sono stati sufficienti ad andare oltre ad una denuncia a piede libero.

Libero di tornar a casa o dove desidera. Così per il proprietario dell'automobile resta lo sgomento, soprattutto quando vede abbandonata per strada quel che resta della propria vettura. Mentre al delinquente, responsabile della filiera di reati, è restituito probabilmente un rassicurante senso d'impunità, garantito direttamente da quello Stato che invece dovrebbe assicurare sicurezza, giustizia e legalità ai cittadini. Insomma, il balordo è di nuovo in giro, questa volta col sigillo della magistratura, e il proprietario della vettura, con in mano il portafogli, dovrà farsi carico delle spese del carro attrezzi che porterà la vettura quasi certamente allo sfascia carrozze.
 

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