Un poliziotto della penitenziaria è stato aggredito da un detenuto al carcere di Santa Maria Capua Vetere. L'episodio è stato denunciato dal Sappe - Sindacato autonomo polizia penitenziaria. «Quel che è accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, con la violenta aggressione a un poliziotto - spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe - ha riportato alla ribalta le difficoltà della struttura detentiva e delle gravi condizioni operative nelle quali lavora ogni giorno il personale di polizia penitenziaria.
Ieri mattina - racconta Capece - nel reparto Nilo un detenuto italiano categoria comune, all'atto di effettuare una videochiamata, ha aggredito tre agenti con uno sgabello e uno dei colleghi è finito in ospedale con una prognosi di 8 giorni. È solamente grazie ai poliziotti - aggiunge il sindacalista degli agenti - se la situazione non degenera.
Il Sappe torna a denunciare una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano le unità di polizia penitenziaria in servizio in Campania: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, senza alcuno strumento idoneo a garantire la loro stessa incolumità fisica.