Scarcerato il sindaco Martiello,
ma non può tornare a Sparanise

Scarcerato il sindaco Martiello, ma non può tornare a Sparanise
di Pierluigi Benvenuti
Mercoledì 20 Febbraio 2019, 12:00
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Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Nicoletta Campanaro ha sostituito la misura cautelare per Salvatore Martiello, sindaco di Sparanise, revocando i domiciliari e applicando la meno gravosa misura del divieto di dimora nel comune di residenza.

La richiesta è stata avanzata dai difensori di fiducia del sindaco di Sparanise, Giovanni Zannini e Angelo Raucci, al termine dell'interrogatorio di garanzia tenutosi venerdì scorso. Nel corso dell'interrogatorio Martiello si è difeso contestando in maniera puntuale e precisa l'addebito secondo il quale avrebbe manipolato i servizi per le festività natalizie sottraendoli alla Pro loco per favorire le ditte vicine all'amministrazione comunale. In particolare, i difensori hanno presentato dei documenti che offrono lo spazio per una lettura alternativa dei fatti contestati dalla Procura al sindaco.
 
Finora i difensori non avevano proposto riesame perché ritenevano «doveroso un approccio chiarificatore» innanzitutto con i giudici che ne avevano disposto l'arresto, imponendogli poi la misura alternativa dei domicilari.

Domani sarà comunque presentato ricorso al tribunale del Riesame per ottenere l'annullamento del provvedimento. A parere dei due legali «è già importante che per effetto del solo interrogatorio di garanzia ci sia stata la revoca della misura domiciliare».

Al sindaco Salvatore Martiello è contestato di aver imposto delle «ditte amiche» per l'organizzazione degli eventi legali al Natale, luminarie, service, serata danzanti ed altri eventi, per un totale di sedici mila euro, revocando l'affidamento alla Pro Loco dopo aver inutilmente chiesto ai responsabile dell'associazione il coinvolgimento delle sue ditte amiche.

La materia, visti gli importi della gara, rientrava tra quelle per cui un Comune può procedere con l'affidamento diretto. Ciononostante la Procura contesta a Martiello l'avere cancellato il precedente affidamento alla Pro loco, deciso dalla commissione per un importo da 16mila euro.

Inoltre, degli operatori economici indicati sul bigliettino agli atti solo due poi furono effettivamente destinatari dell'affidamento. Questo, sostiene la difesa del sindaco di Sparanise, «a riprova che non si trattava di imposizione e soprattutto non si trattava di ditte amiche».
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