Scomparsi sul monte Demonio,
una lettera fa riaprire il cold case

Scomparsi sul monte del Demonio una lettera fa riaprire il cold case
Scomparsi sul monte del Demonio ​una lettera fa riaprire il cold case
di Marilù Musto e Lorenzo Applauso
Giovedì 12 Dicembre 2019, 06:55
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Era una storia sepolta sotto le pieghe della leggenda, a metà fra le ipotesi di riti esoterici e di un serial killer di anziani. Ma una lettera anonima ha gettato nuova luce sul cold case che per anni ha fatto tremare la comunità del Monte Maggiore, comunemente definito «Monte del Demonio».
Lunedì, una battuta di caccia dei carabinieri della compagnia di Capua con le unità cinofile di Bologna (cani addestrati per i ritrovamenti di resti umani) ha riacceso i riflettori sul caso archiviato in cui sono inseriti cinque nomi di anziani: Maria Cirillo, Raffale Izzo, Vincenzo Santilli, Giacinto Maioriello e Antonio Isolda. Quest’ultimo nome è quello che nella lettera anonima, indirizzata agli inquirenti, viene maggiormente alla ribalta. Antonio Isolda, anziano scomparso il 29 novembre del 2002 da Liberi, era rientrato a casa quel giorno e aveva parcheggiato la sua moto, una vespa, davanti a casa. Ma nel suo appartamento non è mai entrato. Solo qualche giorno dopo, il fratello trovò il suo pantalone e altri brandelli di abiti sparsi fra la vegetazione. 
Del corpo, neanche l’ombra. Del suo caso se ne stanno occupando due magistrati della procura di Santa Maria Capua Vetere, retta da Maria Antonietta Troncone. Liberi, Formicola, Pontelatone e Castel Di Sasso sono i quattro paesi finiti nell’orbita degli inquirenti. Il caso di Antonio Isolda fu solo l’ultimo di una serie di gialli irrisolti. Il primo episodio risale, infatti, al 2 ottobre del 1998. Maria Cirillo di 86 anni, sparisce da Liberi, in località Fratte. Solo quattro mesi dopo i carabinieri trovano i suoi resti sparsi ovunque, mangiucchiati dagli animali del bosco. Sul teschio, dei segni strani che fanno pensare a riti satanici. Ipotesi. Passano quattro mesi e il 14 Febbraio del 1999, durante la festa di San Valentino a Pontelatone, sparisce Raffaele Izzo di 86 anni. Gli abitanti del paese lo vedono per l’ultima volta, nel pomeriggio, mentre si allontana verso il campo sportivo. Passano altri mesi, il 12 agosto dello stesso anno a scomparire da Formicola è Vincenzo Santillo di 67 anni, originario di San Prisco. Gli amici lo vedono allontanarsi dal bar dove si fermava di solito, in compagnia del nipote. La sua scomparsa viene denunciata qualche tempo dopo.
Nessuna traccia viene trovata. Il 18 ottobre, solo due mesi dopo, sparisce anche Giacinto Maioriello di 69 anni da Castel di Sasso. Il nipote accompagnò il figlio a scuola, ma quando tornò a casa non lo vide più. Le ricerche hanno sempre dato esito negativo. Ora, sulla scrivania dei magistrati e dei carabinieri della compagnia di Capua, con a capo il tenente colonnello Paolo Minutolo, ci sono nuovi elementi.
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