Scomparso nel '90, nessuna verità
su Pasqualino: caso archiviato

Scomparso nel '90, nessuna verità su Pasqualino: caso archiviato
Scomparso nel '90, nessuna verità su Pasqualino: caso archiviato
di Marilù Musto
Venerdì 11 Novembre 2016, 08:15 - Ultimo agg. 08:50
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Marcianise. Torna in archivio il «cold case» più triste degli ultimi anni. Il caso di Pasqualino Porfidia, il bambino di 9 anni scomparso il 7 maggio del 1990 da Marcianise, è stato archiviato con un provvedimento firmato dal gip Gabriella Casella del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. È la terza volta che il fascicolo torna negli scaffali del tribunale, in attesa che un nuovo spunto investigativo possa tirarlo fuori.

Un anno fa, il pubblico ministero Alessandro Di Vico inoltrò la richiesta all’ufficio del giudice per le indagini preliminari dopo aver combattuto per mesi per evitare la chiusura con un nulla di fatto. Dall’utilizzo del cane molecolare, alla lettera dell’amico di infanzia di Pasqualino trovato suicida nel nord Italia, fino alla confidenza in confessione che avrebbe fatto una fedele al parroco di Marcianise: si è cercato ovunque un varco dove infilare l’indagine senza mai riuscirci. Per primi, furono i carabinieri della compagnia di Marcianise a inanellare i dettagli, a comporre un puzzle mai completato. Un motivo c’era ed era rintracciabile in un nuovo esposto della famiglia del piccolo scomparso. Il pm, nella sua richiesta di archiviazione, cita proprio l’istanza.

L’unica certezza, per ora, è che Pasqualino è sparito di domenica mattina, nel giorno delle elezioni, dopo aver preso parte a una partita di pallone con gli amici. Sarebbe stato visto l’ultima volta seduto sulla panchina all’angolo tra Via Tevere e Via Arno a Marcianise. Alle ore 11 e 30 Pasqualino era atteso a casa per il pranzo di mezzogiorno. Non è mai più tornato. Pezzi di storia e di presunta verità, venuti a galla subito, ma rimasti lì, senza una svolta.

Restano almeno tre punti oscuri di tutta la vicenda. Uno di questi, era la lettera scritta da un trans poco prima del suicidio avveuto nel nord Italia qualche anno fa. Nella lettera-testamento il trans (da bambino amico di Pasqualino) arebbe rivelato di aver subito delle attenzioni sessuali da parte del nonno. 
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