Scuola, cadde mentre lavava
le finestre: nessun colpevole
per la morte della bidella

Scuola, cadde mentre lavava le finestre: nessun colpevole per la morte della bidella
Scuola, cadde mentre lavava le finestre: nessun colpevole per la morte della bidella
Marilu Mustodi Marilù Musto
Venerdì 15 Luglio 2022, 14:53 - Ultimo agg. 17 Luglio, 18:41
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Non c’è alcun responsabile per la morte di Gerardina Palla, la bidella deceduta nel 2016 dopo essere caduta dalla finestra dell’istituto professionale Righi-Nervi di Santa Maria Capua Vetere. Era impegnata nella pulizia delle finestre della scuola, al secondo piano, quando precipitò giù battendo la testa. Era il 4 Gennaio di sei anni fa. Quattro giorni dopo, morì. A decidere l’assoluzione delle due imputate accusate di omicidio colposo è stata la sentenza del giudice Alessandro De Santis del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ieri pomeriggio. Assolte da un reato pesantissimo, dunque, la dirigente scolastica Alfonsina Corvino di Casal di Principe, difesa dall’avvocato Domenico Naso, e la segretaria dell’istituto Anna Maria Di Stadio di Alvignano, rappresentata in udienza dall’avvocato Gabriele Gallo. Per l’accusa, in una prima fase delle indagini, entrambe non avrebbero impedito l’incidente, ma per il giudice «il fatto non sussiste». In effetti, anche la Procura durante la requisitoria finale aveva chiesto l’assoluzione. Ma come cadde la povera 
bidella? Gerardina Palla, 52 anni, il giorno dell’incidente (il 4 Gennaio del 2016) si trovava nel corridoio su una sedia, appoggiata al davanzale per pulire i vetri della scuola, ma all’improvviso avrebbe perso l’equilibro. I soccorsi arrivarono nel giro di qualche minuto: Gerardina fu trasferita in ospedale, i medici decretarono per lei la prognosi riservata. Ma le cure furono inutili, dopo pochi giorni smise di respirare. Le indagini della Procura si concentrarono sulla presenza della 
bidella al secondo piano, mentre le due indagate furono subito categoriche nel ribadire che alla collaboratrice era stata affidata solo la sala Moda e la zona dell’atrio, non i corridoi.

Di certo, De Stadio (dirigente dei servizi generali) imputata con la preside Corvino, aveva respinto tutte le accuse nel corso di una dichiarazione-fiume in cui aveva chiarito tutte le sue mansioni. Inoltre, aveva spiegato di non aver mai dato indicazioni a Gerardina Palla di pulire i vetri. Dal 2015 pare non sia stata mai chiamata neanche una impresa di pulizie. Nel corso dell’udienza sono state, poi, ascoltate anche due docenti.

Come Amalia Iorio, che era in auto con la preside Corvino il giorno dell’incidente: proprio lei aveva raccontato di aver girato un video all’interno della 
scuola dopo essere rientrata. Le due, infatti, si stavano recando insieme ad un appuntamento quando sono state avvisate della caduta. Il video girato dalla docente è stato poi messo a disposizione degli avvocati e del tribunale. Secondo la sua descrizione, si vedrebbe la sedia posizionata sotto la finestra da cui è caduta Gerardina Palla oltre a cartelli che indicavano il pericolo. Anche lei aveva confermato che le finestre non sarebbero state mai pulite. Una storia assurda, terminata con un nulla di fatto

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