Caserta, nuovo raid a scuola:
rubato tablet di bimbo ipovedente

Caserta, nuovo raid a scuola: rubato tablet di bimbo ipovedente
di Fabrizio Arnone
Venerdì 17 Maggio 2019, 09:12
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Nuovo raid all'istituto comprensivo statale «Pietro Giannone» di via Roma a Caserta. Ancora ladri in azione, ancora per un misero bottino. Un tablet utilizzato da un bambino ipovedente, un computer portatile, qualche microfono ed i soldi dalla macchinetta del caffè, infatti, è tutto quanto è riuscito a sottrarre chi si è introdotto nella scuola elementare la notte scorsa, quella tra mercoledì e giovedì.
 
Lo scenario che si è presentato agli occhi del personale e dei bambini all'ingresso nell'istituto è stato disarmante: l'intero corridoio del primo piano era pieno di chiavi delle porte di accesso ai laboratori di informatica ed agli uffici, tutti posizionati proprio su quel livello. Il ladro (o i ladri) comunque deve aver avuto poco tempo a disposizione, poiché almeno questa volta ha risparmiato le lavagne multimediali utilizzate nelle aule di lezione. Sul posto sono giunti gli uomini della polizia di Stato che si sono accertati della situazione verificando anche eventuali danni alla struttura. Al momento le indagini sono ancora in corso ed è in fase di accertamento l'individuazione dell'ingresso utilizzato dai ladri per introdursi nella scuola.

Non è la prima volta che viene di fatto saccheggiata: l'ultima volta, a fine aprile, i malviventi riuscirono ad entrare forzando una delle finestre al piano terra, rubando sei computer dal laboratorio di informatica e distruggendo molte suppellettili utilizzate dal personale. Era il 29 aprile, lunedì, ed in quella occasione i ladri riuscirono a rubare anche nella succursale dell'istituto d'arte situato nell'area dell'ex Saint Gobain. In questo caso il bottino fu di un computer, un trapano ed una telecamera. Due «colpi», però, che segnarono molto l'opinione pubblica non solo perché arrivati alla fine dell'anno scolastico ma anche perché mirati ad obiettivi che già con fatica riescono ad avere le risorse tecniche che in altre parti d'Italia usano già da anni, quali sono le scuole del Mezzogiorno. Che gli episodi possano essere collegati saranno le indagini a stabilirlo. Quel che è certo al momento è che nessuna pista è stata esclusa ed al lavoro ci sono sia i carabinieri - per quanto riguarda gli episodi di fine aprile - sia la polizia.

Sempre a proposito di scuole, volendo allargare lo scenario fino alla provincia, è solo di lunedì la notizia della denuncia di tre minori di Casapesenna, individuati dai carabinieri di San Cipriano di Aversa come autori dell'incendio della palestra del plesso scolastico di Casapesenna avvenuto lo scorso sabato e che aveva causato danni alla struttura per circa trentamila euro.

Altro colpo dei ladri, infine, è quello avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì all'interno della scuola elementare dell'istituto comprensivo «Francesco Gesuè» di San Felice a Cancello. Si tratta di episodi sempre più frequenti che si manifestano soprattutto alla fine dell'anno scolastico. Quasi una emergenza sociale a cui far fronte non solo con un sistema di pattugliamento interforze del territorio, ma probabilmente adeguando anche le strutture scolastiche con degli impianti di videosorveglianza in grado di scoraggiare eventuali tentativi di effrazione e di individuare i responsabili dei furti così da assicurarli alla giustizia. Fantascienza se si pensa allo «stato di salute» già precario di molti plessi scolastici casertani, ma che certamente non può diventare una scusa per lasciare campo libero ai malintenzionati.

Alla amarezza dei genitori e del personale scolastico si aggiunge quella dei bambini, costretti a vivere scene di una inciviltà indicibile. Probabilmente ai bambini casertani toccherà digerire l'amara scelta di installare cancelli e sbarre alle finestre. «In gabbia» per colpa di chi continua imperterrito a distruggere i frutti buoni di questa terra. O, perlomeno, prova a farlo. A volte riuscendoci e facendola franca, altre volte, invece, commettendo errori e finendo in carcere. Della situazione sono state informate le autorità competenti e non è escluso nei prossimi giorni un tavolo interforze di raccordo per programmare iniziative di contrasto ai fenomeni di illegalità sul territorio. Una sorta di vigilanza straordinaria ad hoc, improntata alla prevenzione anche di questo tipo di reati.

 
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