Sequestri di cibi a rischio: l'Asl raddoppia i controlli

L'allarme: «Tutti i giorni ritiriamo prodotti alimentari adulterati o contaminati».

I locali ispezionati
I locali ispezionati
di Ornella Mincione
Domenica 20 Novembre 2022, 09:44
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«Tutti i giorni ritiriamo prodotti alimentari adulterati o contaminati». A dirlo è il direttore sanitario del l'Asl di Caserta Vincenzo Iodice che sottolinea come «l'attività di sorveglianza non sempre è pubblicizzata, a meno che si tratti di emergenze per le quali occorre allertare la popolazione». Ecco perchè il direttore generale dell'azienda sanitaria casertana Amedeo Blasotti ha fortemente voluto che le allerte alimentari fossero rese note sul sito internet ufficiale dell'azienda, nella voce relativa alle news.

«Si tratta di un'attività importante che riguarda la salute pubblica», è il commento del manager Blasotti.

La questione relativa alle allerte alimentari e la necessità di avvisare ed eventualmente istruire la cittadinanza a riguardo è balzata agli occhi delle autorità sanitarie soprattutto in questi ultimi giorni, con le tre allerte diramate proprio dall'Asl di Terra di Lavoro. Solo nella giornata di venErdì sono stati indicati due prodotti: il merluzzo a marchio Sodergarden in confezione da 340 grammi con scadenza 6 dicembre, distribuito dalla catena Lidl, e il wurstel con carne di suino da 250 gr. Suillo di Cesare Fiorucci. L'allerta relativa al merluzzo è stata attivata dalla Danimarca a seguito di tossinfezione da Listeria Monocytogenes che ha colpito sette persone. Mentre per i wurstel Suillo, l'allerta è stata attivata dall'Asl Roma 1 a seguito di un campionamento per esecuzione di Piani di Monitoraggio regionali.

Dagli esami di laboratorio il prodotto è risultato contenere proteine dell'uovo, non dichiarate in etichetta che sono potenzialmente pericolose per i soggetti allergici. I wurstel Lecok, la cui allerta è stata diramata giovedì, hanno provocato la tossinfezione da salmonella gruppo B ad un bambino. «Nel caso in cui qualcuno registri sintomi a seguito del consumo di questi alimenti, consigliamo di recarsi al Pronto Soccorso più vicino, il quale a sua volta allerterà il centro antiveleni, e suggeriamo al cittadino di portare con sé un residuo dell'alimento consumato così da individuare eventuali tossine e allergeni», ha dichiarato nei giorni scorsi il direttore sanitario dell'Asl di Caserta Iodice.

«Sono cose di ordinaria amministrazione - ha detto il direttore sanitario -. È bene però che gli utenti facciano attenzione ai sintomi, in quanto la tossinfezione può provocare diversi disturbi ed è opportuno valutare diversi fattori, come la qualità delle tossine del prodotto, la sensibilità delle singole persone e altri. Ciò detto, è comunque necessario stabilire il nesso di casualità dei sintomi riportati dal paziente e il consumo degli alimenti, ancora di più se segnalati». Dei tre prodotti, soltanto i wurstel Suillo non hanno dato problemi di salute ai cittadini, almeno stando alle fonti ufficiali. Al contrario, invece, i wurstel Lecok hanno provocato la tossinfezione da salmonella gruppo B a un bambino, mentre il merluzzo Sodergarden ha provocato tossinfezione da Listeria Monocytogenes a sette persone in Danimarca. Tempestiva la reazione dell'azienda sanitaria casertana che ha provveduto a risalire, attraverso il servizio di Igiene alimentare, alla distribuzione dei prodotti e quindi ai punti vendita da cui sono stati in seguito ritirati.


Nel primo caso di allerta, già il 15 novembre è stato attivato il ritiro e richiamo del prodotto a seguito di una indagine epidemiologica su un bimbo di 10 anni che presentava sintomi come nausea, vomito, febbre, dolori addominali e diarrea. «La conferma della causa della tossinfezione alimentare - si legge nell'avviso dell'Asl - si è avuta a seguito di campioni ufficiali eseguiti sui wurstel dai servizi veterinari ed inviati all'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno».
 

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