Sessa Aurunca, ospizio a fuoco:
venti anziani salvi in extremis

Sessa Aurunca, ospizio a fuoco: venti anziani salvi in extremis
di Antonio Borrelli
Lunedì 4 Maggio 2020, 08:25 - Ultimo agg. 08:37
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La vista delle fiamme, le urla disperate e i lunghi momenti di tensione, mai sfociati nel panico grazie alla freddezza degli operatori sanitari. E' letteralmente una tragedia sfiorata quella che sabato scorso in via XXI luglio ha interessato la residenza socio-assistenziale gestita dalla cooperativa sociale «Terra Magica» di Sessa Aurunca.

Tutto comincia nel pomeriggio di 48 ore fa, quando in pochissimi minuti le fiamme, divampate da un'ala della struttura al piano terra, divorano infissi, porte divisorie e tutti gli arredamenti presenti nei diversi locali. Il rogo avvolge e distrugge tutto ciò che incontra e in breve tempo si autoalimenta avvolgendo entrambi i piani. E' a quel punto che scatta l'allarme: i 4 operatori sanitari impegnati nella casa di cura si mobilitano e mentre alcuni mettono subito in salvo i 20 anziani ospiti evacuando la struttura altri si precipitano verso gli estintori per provare a domare le fiamme. Nonostante l'utilizzo massiccio dei dispositivi di emergenza gli operatori della casa di cura riescono soltanto a scalfire il muro di fuoco che ha ormai invaso tutto lo stabile. Per domare l'incendio si sono infatti dovute mobilitare sul posto le squadre dei vigili del fuoco di Mondragone e di Teano, con l'ausilio di un'autobotte da Aversa e di un'autoscala da Caserta. Un dispiegamento di forze massiccio che ha impiegato diverse ore per spegnere le fiamme e per avviare i primi rilievi.

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I carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, guidati dal maresciallo maggiore Pierfrancesco Bardi, hanno intanto disposto il sequestro della struttura devastata. Il bilancio finale sembra persino meno grave di quanto si temesse: Completamente distrutte se 4 stanze sono infatti andate completamente distrutte, in altri locali si registrano danni minori, non irreversibili. Come da consuetudine, sono state prese in esame tutte le ipotesi sulle possibili cause dell'accaduto. Gli inquirenti stanno battendo anche la pista dolosa, con la possibilità di un ipotetico atto mirato contro la cooperativa sociale «Terra Magica», ma ad oggi questa sembra essere un'eventualità remota. Un corto circuito nell'impianto elettrico o una fiamma che ha avvolto un divano: potrebbero essere invece queste le più probabili cause dello spaventoso rogo. D'altronde, dalle informazioni raccolte, la stessa struttura di via XXI luglio era stata già interessata da un incendio, di minore entità. In quel caso le fiamme erano state domate prima che si trasformassero in un incendio di proporzioni inquietanti.

Ma mentre le indagini degli inquirenti per ricostruire l'origine dell'incendio proseguono, in città non si parla d'altro che di quanto accaduto. Complice il lockdown che ancora caratterizza le nostre vite in questa emergenza sanitaria, in molti dai balconi delle proprie case della zona hanno assistito all'intero svolgimento dei fatti, dall'allarme iniziale degli operatori socio-assistenziali allo spegnimento delle fiamme soltanto in serata. «C'era veramente il panico - racconta una residente testimone -, abbiamo temuto il peggio, in molti pensavano che ci sarebbero stati dei morti. Soltanto per fortuna e grazie ai dipendenti della cooperativa non stiamo parlando di una tragedia». Ed è proprio così: la presenza di ben 20 ospiti all'interno della residenza per anziani - soggetti deboli e a rischio già in condizioni normali - costituiva un fattore di minaccia ulteriore, perlopiù in un momento storico in cui le fasce deboli della società sono già più esposte al contagio da coronavirus. Gli ospiti sono stati ora trasferiti in un'altra struttura: lì sono state esaminate le condizioni di ognuno. In loro resta lo shock e tanto spavento ma la consapevolezza di essere stati fortunati, ma soprattutto di essere stati protetti da professionisti. 

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