Fiamme nell'asilo nido, terrore tra i bambini in fuga

L'incendio è nato in una caldaia

L'incendio nell'asilo nido
L'incendio nell'asilo nido
di Antonio Borrelli
Giovedì 2 Marzo 2023, 09:05
4 Minuti di Lettura

Un corto circuito, un sovraccarico o il danneggiamento di un fulmine, che manda in tilt il sistema elettrico e provoca un principio di incendio alla caldaia. Alla vista delle fiamme e del fumo, in pochi secondi è il parapiglia all'Istituto «La Primavera», distaccamento di Sessa Aurunca dell'asilo nido con sede centrale a Cellole.

Tutto accade intorno alle 10 di ieri mattina al chilometro 172 della Statale Appia. All'interno del noto nido sessano decine di bambini giocano e svolgono attività con le educatrici, quando una di loro nota del fumo levarsi dal quadro elettrico della struttura. Pochi secondi dopo le scintille si trasformano in fiamme. Immediatamente viene dato l'allarme: mentre parte la chiamata ai vigili del fuoco, i bambini vengono condotti in fretta al sicuro sul piazzale antistante.

Tutti - tra operatori e piccoli nell'asilo c'erano circa una settantina di persone - sono in salvo. E poco importa se fuori c'è una pioggia battente che complica le cose e bagna i bambini, quantomeno il peggio è alle spalle. Le educatrici riescono a trovare riparo sotto un grande gazebo di un'attività commerciale limitrofa, che ospita i piccoli visibilmente spaventati. Poi sul posto arriva una squadra dei Vigili del fuoco da Teano, i carabinieri e il personale sanitario del 118. Mentre arrivano alla spicciolata i genitori scossi dall'accaduto, i caschi rossi effettuano i primi rilievi sul posto per capire cosa sia successo. Nessun intervento di spegnimento - infatti - è stato necessario. Quando sono arrivati i vigili del fuoco sull'Appia tutto era già spento, grazie alla mobilitazione di alcuni esercenti della zona. «Per fortuna non è accaduto nulla di grave - spiega la direttrice de «La Primavera» Maria Antonietta Pellegrino, che prova a ridimensionare l'accaduto -.

Ci sono stati sicuramente molta paura e tanto clamore, ma possiamo assicurare che i bambini non sono mai stati in pericolo». Sulle cause del principio di rogo nessuno si sbilancia, ma la direttrice Pellegrino rivela che «anche i negozianti vicini hanno notato sbalzi di corrente nelle proprie attività. Dai rilievi che hanno effettuato si pensa che tutto sia partito dal qualche danneggiamento ai cavi». Intanto nel pomeriggio di ieri i tecnici dell'Enel hanno lavorato per ripristinare il sistema elettrico andato in fumo e soltanto al termine dell'intervento la struttura potrà tornare ad accogliere i bambini. E l'auspicio è che possa farlo già oggi.

Video


Nel maggio del 2020 proprio a Sessa Aurunca si sfiorò la tragedia nella residenza socio-assistenziale gestita dalla cooperativa sociale «Terra Magica» in via XXI luglio. In quel caso, però, l'incendio fu di ben altra entità: divampato da un'ala della struttura al piano terra, divora infissi, porte divisorie e tutti gli arredamenti presenti nei diversi locali, per poi avvolgere e distruggere tutto ciò che incontra coinvolgendo entrambi i piani. Nonostante l'utilizzo massiccio dei dispositivi di emergenza gli operatori della casa di cura riescirono soltanto a scalfire il muro di fuoco. Per domarlo si mobilitarono le squadre dei vigili del fuoco di Mondragone e di Teano, con l'ausilio di un'autobotte da Aversa e di un'autoscala da Caserta. Soltanto per fortuna e grazie ai dipendenti della cooperativa non si parlò di tragedia: i 20 ospiti all'interno della residenza per anziani, soggetti deboli e a rischio già in condizioni normali - ulteriore fattore di rischio -, furono infatti subito salvati. In quel caso non venne esclusa la pista dolosa, ma l'ipotesi più probabile era la medesima: quella di un corto circuito nell'impianto elettrico o, in alternativa, di una fiamma su un divano.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA