Sfregiò la prof, va ai lavori sociali:
il reato potrebbe estinguersi

Sfregiò la prof, va ai lavori sociali: il reato potrebbe estinguersi
di Mary Liguori
Giovedì 17 Maggio 2018, 10:07 - Ultimo agg. 10:15
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La Procura dei minori apre alla messa alla prova di Rosario, il 17enne che aggredì un'insegnante in classe tagliandole la faccia con un coltello. L'episodio, che si verificò in un'aula dell'istituto per meccanici Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico, risale allo scorso mese di febbraio. Il ragazzino fu arrestato per lesioni gravi. Il mese scorso è stato scarcerato e trasferito presso una comunità per minori napoletana. Ed è proprio la struttura, «Il Centro», che dovrà eventualmente decidere a quale percorso di recupero sottoporre il ragazzo qualora la richiesta di messa alla prova dovesse essere accolta dal giudice per le udienze preliminari. Sarà il gup Angela Draetta del tribunale per i minori di Napoli a dover decidere, a ottobre, sulle sorti dello studente. Per ora il processo si «congela».
 
La richiesta della difesa, rappresentata dall'avvocato Angelo Pignatiello, è stata formalizzata ieri, nel corso dell'udienza preliminare. Precedentemente, il difensore aveva chiesto il rito abbreviato per il giovanissimo imputato. L'istanza di messa alla prova, come detto, non ha trovato l'opposizione del sostituto procuratore Ugo Miraglia che ha coordinato le indagini affidate ai carabinieri. Se il gup dovesse accogliere la richiesta, la comunità dove il ragazzo alloggia dopo aver lasciato i Colli Aminei, disporrà un programma di reinserimento che potrebbe constare di lavori socialmente utili o di percorsi di accompagnamento per persone diversamente abili o, ancora, l'impiego in altri settori come quello ambientale. Solo al termine del periodo di messa alla prova, il ragazzino sarà riesaminato e, se il giudice riterrà che avrà superato il percorso di recupero traendone profitto, il reato sarà considerato estinto. Con ciò, non ci saranno ripercussioni di sorta sulla fedina penale del giovane. La vicenda che lo ha avuto per protagonista risale al primo febbraio scorso. Quella mattina, la professoressa di italiano, Franca Di Blasio, insistette per interrogare Rosario e far sì che superasse il voto preso nelle precedenti prove, vale a dire la sufficienza. Lo studente si rifiutò, adducendo scuse varie. «Ho mal di testa», «Oggi no, mia nonna è in ospedale», poi iniziò a chiedere con insistenza di poter uscire per andare al bagno. La prof però fu irremovibile.

Fu a quel punto che Rosario si avvicinò alla cattedra e colpì la donna con un coltello a serramanico, tagliandole il volto dalla tempia al mento. Poi scappò in un bar vicino alla scuola dove lo trovarono i carabinieri poco dopo. Arrestato per lesioni gravi e inizialmente rinchiuso nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, Rosario il 9 aprile scorso è stato scarcerato e affidato alla comunità per minorenni «Il Centro». In questi mesi, evidentemente, il ragazzo ha realizzato la gravità del suo gesto e peraltro ha più volte chiesto scusa alla sua prof di italiano. La professoressa Di Blasio, dal canto suo, ha sin da subito affermato di aver perdonato lo studente. Dopo l'episodio, ci sono state reazioni di solidarietà a più livelli nei confronti dell'insegnante residente a Montesarchio. È stata insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica, precedentemente fu ricevuta da Gentiloni e da Fedeli a Roma. L'aggressione in classe mobilitò nel contempo il mondo della scuola e subito dopo l'arresto, l'istituto Majorana-Bachelet decise di escludere il ragazzo dallo scrutinio finale, decretando di conseguenza la perdita dell'anno scolastico. Percorso che, ha chiarito l'avvocato Pignatiello, Rosario intende riprendere al più presto. Se il giudice deciderà di accordargli il periodo di messa alla prova, sarà tutto nelle sue mani. Dovrà dimostrare di avere compreso la gravità del suo gesto e seguire con profitto il percorso di recupero che eventualmente gli verrà assegnato.

Solo così potrà gettarsi definitivamente alle spalle tutto e riprendere in mano la sua vita.
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